Gli auguri del Papa pensando allo Yemen

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Di Paolo Alberto Valenti
Papa all'Angelus del 1° gennaio
Papa all'Angelus del 1° gennaio   -  Diritti d'autore  AP Photo

Il Papa ha invocato un anno di fraterna solidarietà e di pace per tutti; un anno carico di fiduciosa attesa e di speranze, che affida alla celeste protezione di Maria, madre di Dio. In queste prime ore del 2021 l’Angelus dalla biblioteca del palazzo apostolico è servito a lasciare vuota la piazza san Pietro al fine di evitare gli assembramenti.

Solo all'Angelus indoor

A causa di una sciatalgia, il pontefice non ha potuto presiedere ai Vespri e il Te Deum del 31 dicembre ed non ha officiato la messa del primo gennaio nella basilica di San Pietro.  All’Angelus  Francesco ha ricordato la celebrazione della 54ma Giornata mondiale della pace ed invocato la pace nello Yemen, una delle regioni del mondo più gravemente disastrate.

La catastrofe Yemen

Dall'inizio del conflitto fratricida nel 2015 la situazione nello Yemen si è degradata sempre di più causando una cronica mancanza di alimentazione adeguata. Una nuova epidemia di colera e l'arrivo del Covid hanno sprofondato il Paese nella crisi umanitaria più grave al mondo. 

A livello di un genocidio

Secondo l'Onu nessuna soluzione miracolosa può colmare le conseguenze terribili del conflitto nel paese se si pensa che solo la metà delle strutture sanitarie sono ancora operative. Nello Yemen, secondo i dati delle Nazioni Unite, ogni due ore una donna e sei neonati muoiono al momento del parto anche perché sei nascite su dieci hanno luogo in assenza di personale sanitario specializzato.