L'intesa regolerà i rapporti tra le due sponde della Manica. Tutti in teoria la vogliono, resta tuttavia impantanata in un terreno di sabbie mobili in cui affondano certezze e anche dubbi
Il negoziatore europeo Michel Barnier è giunto a Londra nelle scorse ore per riprendere il filo del discorso su un possibile accordo commerciale post Brexit.
Ilfine settimana sarà dedicato ancora a sormontare gli scogli della pesca e degli aiuti di Stato perché la concorrenza tra le due sponde della Manica non risulti sleale per l'una o l'altra parte.
Non siamo lontani da un "Prendere o lasciare" ha dichiarato Barnier prima di partire che ha ribadito il concetto di Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea, " Non siamo ingrado di dire se un accordo è ancora possibile né il contrario".
Dopo l'isolamento perché un membro del suo team è riusltato positivo al Covid-19, il francese, che capitana la squadra europea non vuole lasciare niente di intentato e lo stesso proverà a fare David Frost, il negoziatore del governo britannico. Frost ha detto che farà il tutto per tutto per arrivare a un accordo anche se in molti gli chiedono perché si continui ancora a negoziare.Frost ha dichiarato che un accordo è ancora possibile, basta che venga rispettata la sovranità britannica.
Non sia mai, si dicono le parti che a questo stadio dei negoziati affermano di non poter dire se i colloqui falliranno. Insomma, tutto è ancora possibile.
Gli europei nutrino forti dubbi sulla volontà di Boris Johnson di arrivare a un accordo.
Il premier britannico ha risposto dicendo: "Noi saremo in grado di crescere anche senza un'intesa".
E intanto mancano poco meno di cinque settimane alla fine del periodo di transito che consegnerà Brexit e strascichi alla storia.