Dopo giorni di attesa e colloqui con i gruppi politici, il presidente francese Emmanuel Macron ha scelto l'alleato centrista François Bayrou come primo ministro. Adesso dovrà formare un governo e ottenere la fiducia del Parlamento
PUBBLICITÀ
Emmanuel Macron ha nominato il centrista François Bayrou nuovo primo ministro francese, ponendo fine alla crisi politica innescata dal voto di sfiducia dello scorso 4 dicembre che aveva affossato il governo di Michel Barnier a soli tre messi dal suo insediamento.
Bayrou, 73 anni, è una figura conosciuta nella politica francese da decenni. Fondatore e leader del Movimento democratico centrista (MoDem) è stato ministro dell'Istruzione dal 1993 al 1997 in un governo conservatore.
Per tre volte si è candidato alle elezioni presidenziali. Nel 2002, nel 2007 e nel 2012. Il suo miglior risultato è stato nel 2007, dove è arrivato terzo raccogliendo quasi il 19 per cento dei voti.
Nel 2017 è diventato uno dei principali sostenitori di Macron, mettendo da parte una sua candidatura alle presidenziali per sostenere l'attuale presidente in carica.
Fu nominato ministro della Giustizia, ma ha rassegnato le dimissioni a stretto giro a causa di un'indagine sulla presunta appropriazione indebita di fondi del Parlamento europeo da parte del MoDem.
Quest'anno è stato scagionato da un tribunale di Parigi, che ha giudicato colpevoli altri otto funzionari del partito.
Bayrou e la sfida di creare alleanze politiche
L'abilità di Bayrou di costruire ponti sarà probabilmente cruciale nei giorni a venire, dato che il parlamento francese è diviso in tre blocchi da quando Macron ha indetto elezioni lampo a giugno.
Oltre all'alleanza dei partiti di sinistra, formata principalmente per tenere fuori l'estrema destra, che ha ottenuto il maggior numero di voti ma non è riuscita a raggiungere la maggioranza. La compagine centrista di Macron e il Rassemblement national (Rn) di estrema destra costituiscono gli altri due blocchi.
Macron spera che l'esperienza politica di Bayrou e i suoi rapporti relativamente buoni con le diverse fazioni aiutino la Francia a uscire dall'attuale stallo politico.
Il nuovo primo ministro deve affrontare l'arduo compito di nominare un governo che collabori con il Parlamento per approvare un accordo sulla legge di bilancio per l'anno prossimo. La proposta del governo precedente non è stata approvata dall'organo legislativo.
Francia: la legge di Bilancio principale sfida per Bayrou
Il budget è uno dei principali punti di contesa per i partiti politici francesi, con il presidente del Rn Jordan Bardella che ha dichiarato che il suo partito ha delle "linee rosse", e che il nuovo primo ministro deve essere pronto a prendere in considerazione le opinioni di tutti i gruppi.
"La palla è nel campo di François Bayrou", ha detto Bardella, aggiungendo che il suo partito sta adottando un approccio attendista per il momento.
A sinistra, diversi politici sostengono che Bayrou sia stato troppo allineato con Macron e che continuare le politiche del presidente in carica non rispetti i risultati delle elezioni legislative, in cui la sinistra ha ottenuto il maggior numero di voti di tutto il blocco.
Manon Aubry, del partito di sinistra La France Insoumise, ha dichiarato alla radio Europe1 che Bayrou è "l'incarnazione stessa del macronismo".
Mathilde Panot, capo del gruppo di sinistra France Unbowed all'Assemblea nazionale, ha scritto su X che la nomina di Bayrou equivale alla "continuità delle cattive politiche (di Macron)".
Ha aggiunto che il suo partito è pronto a votare un'altra mozione di sfiducia contro il nuovo governo.