Covid-19: la situazione in breve nei Paesi dell'Europa centrale. Picchi in Ungheria e Repubblica Ceca, tamponi di massa in Slovacchia
on l’aumento dei tamponi e una media di oltre 5.000 nuovi contagi da Covid-19 al giorno, il servizio sanitario in Ungheria "si avvicina al collasso" e fra poco "si arriverà al dilemma per cui il medico deve decidere chi salvare e chi no". A dichiararlo, il vicepresidente dell’ordine dei medici ungheresi, Tamas Sved.
Sabato si sono registrati cinquemila nuovi casi e 103 morti, un record, che fanno dell’Ungheria il terzo Paese per decessi in rapporto alla popolazione dopo il Belgio e la Repubblica ceca, ricorda sempre Sved. I letti disponibili negli ospedali – denuncia Sved – sono ormai pochissimi, e mancano medici ed infermieri qualificati, nei reparti di terapia intensiva, dove, per supplire alle carenze, stanno lavorando "anche dentisti e psichiatri". Secondo molti osservatori, le misure annunciate la settimana scorsa dal premier Viktor Orban sono largamente insufficienti, visto, fra l’atro, che non è stato chiuso nulla, che restano aperti scuole, ristoranti e locali, negozi, impianti sportivi. "Il paese deve funzionare, l’economia non va fermata", aveva detto Orban, che ha tuttavia promesso di impegnarsi a importare da gennaio, i futuri vaccini russo o cinese, malgrado il fatto che nessuno di questi prodotti abbia ancora ottenuto luce verde dalle autorità dell’Unione europea perché non hanno ancora completato la sperimentazione.
In Repubblica Ceca, il ministero della Salute ha riportato 155 nuovi decessi, per un bilancio complessivo di 4.681 persone decedute.
Il Paese sta fronteggiando uno dei più grandi picchi pro-capite di contagi in Europa nelle ultime settimane, compreso un bilancio giornaliero record di oltre 15mila nuovi contagi il 4 novembre.
Gli ospedali, però, sono ancora sotto pressione e i casi tra gli anziani vulnerabili sono in aumento.
Secondo i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, i decessi correlati al Covid-19 nella Repubblica Ceca sono stati i più alti in Europa, in proporzione alla popolazione nelle ultime settimane.
Trend in salita anche per la Croazia, con oltre 2500 nuovi casi registrati in 24 ore.
In Slovacchia è iniziata la seconda tornata di tamponi di massa, già lo scorso fine settima circa due terzi della popolazione hanno partecipato al tampone, Oltre 5000 postazioni per i test, l'1 % degli slovacchi è riusltato positivo. Che sono andate in quarantena restando a casa o trasferendosi in una struttura messa a disposizione dal governo.