NewsletterNewslettersEventsEventiPodcasts
Loader
Seguiteci
PUBBLICITÀ

Attacco a Vienna: 5 morti, l'assalitore simpatizzante Isis; 14 fermi

Attacco a Vienna: 5 morti, l'assalitore simpatizzante Isis; 14 fermi
Diritti d'autore Ronald Zak/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved.
Diritti d'autore Ronald Zak/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved.
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Si fa strada l'ipotesi che l'attentatore abbia agito da solo ma continuano le indagini con diversi fermi; oltre alle 4 vittime, 22 feriti

PUBBLICITÀ

Nell'attentato di ieri sera a Vienna ci sono state quattro vittime, oltre al terrorista neutralizzato dalla polizia, e 22 feriti. Lo ha detto il ministro dell'Interno austriaco Karl Nehammer, in conferenza stampa a Vienna.

Lunedì sera intorno alle 20 un commando composto da un numero ancora imprecisato di persone ha aperto il fuoco nel centro di Vienna. Gli assalitori, armati di fucili, hanno cominciato a sparare nei pressi della principale sinagoga della capitale austriaca, poi si sono spostati nelle strade del centro e hanno aperto il fuoco sui passanti che affollavano i locali nell'ultimo giorno prima dell'entrata in vigore di un nuovo lockdown.

Kurz: "Non è una battaglia fra cristiani e musulmani"

"Noi dobbiamo essere coscienti che non c'è una una battaglia fra cristiani e musulmani, o fra l'Austria e i migranti. No. Questa è una lotta fra le molte persone che credono nella pace e alcuni che auspicano la guerra". Lo ha detto il cancelliere Sebastian Kurz a Vienna, parlando alla Nazione. "È una lotta fra civiltà e barbarie. E questa lotta l'affronteremo con ogni determinazione". Kurz ha confermato che si tratta di terrorismo islamico. In conseguenza dell'attacco il governo austriaco ha proclamato un lutto nazionale di tre giorni.

Il presidente francese Emmanuel Macron è stato uno dei primi leader europei ad esprimere solidarietà all'Austria. "L'Europa piange. Uno di noi è stato duramente colpito dal terrorismo islamista. I nostri pensieri vanno alle vittime, alle loro famiglie, alle vite distrutte. La Francia è al fianco dell'Austria ed è pronta a fornire il suo sostegno", ha scritto in un tweet.

Nelle ultime settimane la Francia è tornata nel mirino del terrorismo di matrice islamica. Prima con l'omicidio di Samuel Paty, il professore ucciso da un'estremista ceceno per avere mostrato in classe alcune caricature di Maometto, poi con l'attacco in una cattedrale di Nizza, dove un giovane tunisino ha ucciso tre persone prima di essere arrestato.

L'assalitore ucciso era stato in carcere per avere cercato di unirsi all'Isis

La ricostruzione dei fatti: stando alle autorità ci sarebbero state sparatorie in almeno sei punti della città. Continua a salire purtroppo il bilancio delle vittime: stando all'ultimo bollettino del ministro dell'Interno, Karl Nehammer, i morti sono cinque, tra cui uno degli assalitori, ucciso dalla polizia. Sono 17 i feriti ricoverati in ospedale, alcuni dei quali in condizioni critiche.

L'aggressore ucciso è Kujtim Fejzulai, un ventenne con la doppia cittadinanza di Austria e Macedonia del Nord, anche una delle quattro vittime è un giovane macedone.

L'attentatore nell'aprile dell'anno scorso era stato condannato a 22 mesi di carcere per aver tentato di andare in Siria ed affiliarsi all'Isis. Era stato liberato il 5 dicembre, in anticipo: in quanto giovane adulto, rientrava infatti in un regime privilegiato previsto dalla legge a tutela dei giovani. Lo ha precisato martedì mattina il ministro dell'Interno Karl Nehammer.

Secondo la Bild prima dell'attacco Fejzulai avrebbe annunciato su Instagram il suo gesto, postando alcune foto. Il tabloid afferma che gli inquirenti ritengono "probabile" che i post di un jihadista sul social network siano proprio dell'attentatore.

Caccia all'uomo

Il ministero dell'Interno ha parlato di "assalitori pericolosi e pesantemente armati" e in un primo momento si parlava di un secondo uomo in fuga ma l'ipotesi ora ha perso corpo: può darsi che l'attentatore abbia agito da solo. I soldati presidiano i luoghi sensibili della città. Vari media tedeschi hanno riferito che gli inquirenti austriaci ritengono che gli attentatori di Vienna potrebbero essere almeno quattro.

Nell'ambito delle indagini ci sono state perquisizioni in alcune abitazioni e 14 fermi. Due svizzeri di 18 e 24 anni sono stati fermati a Winterthur, sono sospettati di aver avuto legami con l'attentatore. Al caso lavorano un migliaio di agenti delle forze dell'ordine, provenienti anche dalla Niederösterreich e dal Burgenland, mentre 75 militari dell'esercito federale sono stati inviati a difendere gli obiettivi sensibili.

Attacco cominciato nei pressi di una sinagoga

Le segnalazioni alla polizia sono cominciate ad arrivare poco dopo le 20.00. Tutti i luoghi oggetto degli attacchi si trovano nei pressi della centralissima Seitenstettengasse. Video che circolano in rete mostrano degli agenti impegnati in uno scontro a fuoco nei pressi della Sinagoga.

Probabile ma non ancora confermato, poco prima della mezzanotte, che l'obiettivo di questo attacco fosse proprio il luogo di culto ebraico. La sinagoga si trova nei pressi della Schwedenplatz. Diversi passanti hanno raccontato di aver trovato rifugio nei locali che affollano il quartiere e di essersi anche nascosti sotto i tavoli dei ristoranti. Decine i colpi d'arma da fuoco che sono stati esplosi.

Rafforzati i controlli alla frontiera

A seguito dell'attentato di Vienna sono stati sensibilizzati i servizi di controllo ai valichi di frontiera con l'Austria, a partire da quelli al Brennero. Ai servizi, secondo quando si apprende, partecipano anche i militari dell'Esercito. In Italia questo si è riunito comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica: nessun segnale specifico di allarme ma massima allerta su tutto il territorio nazionale. 

Luigi Di Maio: "Ora un patriot act europeo"

Lontani i tempi degli incontri con gli euroscettici gilet gialli, il ministro degli esteri evidentemente convertito all'europeismo, Luigi Di Maio dopo l'attentato di Vienna ha detto che serve "Un Patriot Act europeo come in Usa, ne parlerò nei prossimi giorni con i miei omologhi perché oggi siamo tutti figli dello stesso popolo europeo". Il patriot act venne promosso dal presidente George W Bush dopo l'attacco alle due torri nel 2001, era teso a rafforzare i poteri delle agenzie statunitensi di intelligence e sicurezza al fine di stroncare il terrorismo.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Vienna, il killer voleva comprare munizioni in Slovacchia

Swift: cancellati i concerti a Vienna. Due persone preparavano un attacco suicida

Austria, i migranti dovranno lavorare per 10 ore a settimana per mantenere diritti e sussidi