Parigi in "zona scarlatta": chiudono tutti i bar (e non solo) per 15 giorni

Una brasserie a Parigi
Una brasserie a Parigi Diritti d'autore Lewis Joly/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
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Di Euronews - ANSA
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Dichiara il Prefetto di Parigi: "La stretta delle regole sanitarie rimarrà in vigore 15 giorni, al termine dei quali sarà fatta una verifica nella massima trasparenza sull'evoluzione dei dati della pandemia". Chiudono bar, piscine e palestre. Ristoranti aperti, ma con maggiori restrizioni.

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Parigi chiude per 15 giorni.

La stretta delle regole sanitarie su Parigi - passata da domenica sera in Zona di Massima Allerta (rosso scarlatto sulle cartine) - "rimarrà in vigore 15 giorni", al termine dei quali sarà fatta "una verifica nella massima trasparenza" sull'evoluzione dei dati della pandemia.
Lo ha dichiarato il Prefetto di Parigi, Didier Lallement, presentando le nuove misure in vigore da martedi 6 ottobre - fino al 19 ottobre incluso - nella capitale francese.

Il via libera al Prefetto è arrivato domenica sera dal primo ministro Jean Castex e dal sindaco di Parigi, Anne Hidalgo.

Ludovic Marin/Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved
Anne Hidalgo, sindaco di Parigi.Ludovic Marin/Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved

"L'epidemia va troppo veloce, bisogna frenare"

"É una nuova tappa, bisogna essere all'altezza della sfida", ha aggiunto il Prefetto di Parigi. "L'epidemia va troppo veloce. Bisogna frenare ora, per evitare che il nostro sistema di salute non sia sopraffatto", ha aggiunto Didier Lallement.

Palestre, piscine e bar chiusi, ristoranti "rigidi"

Tra i provvedimenti annunciati a Parigi e nei dipartimenti confinanti - Hauts-de-Seine, Seine-Saint-Denis e Val-de-Marne - tutti i bar saranno chiusi da martedi per 15 giorni, mentre i ristoranti resteranno aperti con un protocollo sanitario e di restrizioni rafforzato, come ad esempio il divieto di servire alcolici dopo le ore 22.

Ma non solo: il numero massimo consentito di clienti seduti ad uno stesso tavolo è stato limitato a sei persone e i tavoli devono essere distanziati di un metro. Decretato anche il divieto di consumare in piedi, mentre il pagamento del conto dovrebbe essere fatto direttamente a tavola, per evitare inutili spostamenti alla casse.
Sempre al ristorante è fortemente raccomandata l'applicazione Stop-Covid

Musei, cinema e teatri aperti, fiere, sale gioco e discoteche chiuse

Altri provvedimenti per Parigi, in vigore da martedi 6 ottobre.
Sarà vietato il consumo di alcol nelle strade, i mercati resteranno aperti.
Palestre e piscine saranno chiuse e saranno utilizzabili soltanto per i minorenni e per gruppi scolastici.
Chiuse anche sale giochi, sale da ballo e discoteche.
Vietate fiere, esposizioni, congressi e convegni.
Restano aperti musei, cinema e teatri, con lo stesso protocollo sanitario precedente.
Vietate le manifestazioni con oltre 1.000 spettatori (o con il 50% della capienza), vietati gli assembramenti sulla "pubblica via" con più di 10 persone.

Scuole "dimezzate" e telelavoro

Le Università (e non solo), da parte loro, dovranno dimezzare l'ingresso simultaneo degli studenti.

"Tutte le istituzioni di istruzione superiore (Università, scuole, istituti di formazione), presenti in zone classificate di massima allerta, ridurranno della metà il numero di studenti ospitati faccia a faccia nello stesso momento rispetto alla loro capacità massima", ha spiegato dal Ministero della Sanità.

"Nelle zone di massima allerta, la necessità è di dare priorità, più che mai, al telelavoro".
Elisabeth Borne
Ministro del Lavoro - Francia

Superati tutti i limiti sanitari

Parigi e la sua banlieue hanno superato tutti e tre i limiti fissati dalle autorità sanitarie per le zone rosse ed è entrata cosi in "Zona Scarlatta", cioè in zona di massima allerta, come Marsiglia e Aix-en-Provence.

Lo ha confermato il Direttore Generale della Agenzia Sanitaria dell'Ile-de-France, Aurélien Rousseau, precisando che il tasso di incidenza ha toccato i 260 contagi su 100.000 persone, che per gli over 65 (limite fissato a 100) si è toccato 110 e - soprattutto - che "nei reparti di rianimazione i malati Covid occupano il 36% dei letti".

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