L'Iran continua ad opporsi al traffico internazionale di droga: chiede aiuto ai paesi europei

L'Iran continua ad opporsi al traffico internazionale di droga: chiede aiuto ai paesi europei
Diritti d'autore Vahid Salemi/AP
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Di Hamidreza Homayounifar - Edizione italiana: Cristiano Tassinari
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Per tradizione, anche religiosa, l'Iran si oppone da sempre al traffico internazionale di stupefacenti, che dall'Afghanistan passa attraverso il paese come "ponte" per il mercato europeo. Ma l'Europa è critica: la condanna per i reati di droga in Iran, infatti, è la pena di morte.

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Il vicino di casa, l'Afghanistan, è il più grande produttore mondiale di stupefacenti e l'Europa è il primo, potenziale grande mercato a disposizione.

Ma l'Iran continua ad opporsi al traffico internazionale di droga.

Perdita di vite umane e perdita economica

Su più di 81 milioni di abitanti, l'Iran ha attualmente quasi 3 milioni di consumatori frequenti di droga e oltre un milione e mezzo di consumatori occasionali: per una spesa di circa 2,3 miliardi di euro all'anno, causando 5,7 miliardi di euro di perdite all'economia del paese.

Secondo i dati dell'ONU, negli ultimi 30 anni l'Iran ha sequestrato 12.000 tonnellate di droga in 41.000 operazioni, tre quarti dei sequestri di oppio nel mondo e un quarto dei sequestri di eroina e morfina.

Fadahossein Maleki, deputato ed ex segretario dell'ente iraniano per il controllo della droga:

"A causa della droga, finora abbiamo perso 4.000 uomini della nostra terra e più di 12.000 sono rimasti menomati. Le famiglie europee hanno idea di cosa sarebbe successo se la droga non arrivasse fino a loro?".

Euronews
Fadahossein Maleki durante l'intervista.Euronews

Iran "ponte" verso l'Europa

Il 30 per cento della droga prodotta in Afghanistan raggiunge ancora l'Europa orientale proprio attraverso l'Iran.
Il presidente Rouhani ha avvertito che le sanzioni in atto contro l'Iran potrebbero indebolire la resistenza del paese al transito di droga verso l'Europa.

Aggiunge Fadahossein Maleki: "L'Iran sfrutterebbe l'opportunità di liberare il traffico di droga verso l'Europa? Se fosse necessario, lo farebbe. Ma le nostre regole islamiche non ce lo permetteranno e la Guida Suprema non è d'accordo. Ma se ci sarà un cambiamento di politica, questo accadrà. Non dubitatene!".

La condanna è la pena di morte

In Iran la condanna per i principali reati di droga è la pena di morte, cosa che è stata naturalmente molto criticata dai paesi europei.
Tuttavia, gli stessi cittadini iraniani ritengono che queste sentenze siano necessarie per ridurre o addirittura porre fine ai crimini legati alla droga nel paese.

Ebrahim Raeisi, presidente della Corte Suprema iraniana, si rivolge ai paesi europei:

Euronews
Il discorso del presidente della Corte Suprema iraniana.Euronews

"Ci aspettiamo una presenza e un aiuto serio per la Repubblica Islamica. Non vogliamo che ci aiutino finanziariamente, ma non dovrebbero criticare le azioni coraggiose della nazione iraniana, nel campo della droga, con le loro dichiarazioni e risoluzioni".

"Sembra che l'Iran sia stato lasciato solo"

Spiega Hamidreza Homayounifar, inviato a Teheran per Euronews:

Euronews
Hamidreza Homayounifar, inviato a Teheran.Euronews

"Considerando la pressione globale sull'Iran come effetto delle sanzioni americane, sembra che l'Iran sia stato lasciato solo nella sua lotta contro il traffico di droga, ma non si sa fino a quando potrà ancora resistere".

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