La Turchia avrebbe inviato migliaia di mercenari siriani dell’Isis per combattere contro gli armeni del Nagorno Karabakh. La notizia è stata confermata dall'Osservatorio per i diriti umani in Siria
La Turchia avrebbe inviato migliaia di mercenari siriani dell’Isis per combattere contro gli armeni del Nagorno Karabakh. La notizia è stata confermata dall'Osservatorio per i diritti umani in Siria e avvalorata dall'agenzia giornalistica cattolica Asianews.it Dalla Siria diversi convogli via terra avrebbero portato i mercenari del'Isis in Turchia per poi instradarli vero l’Azerbaijan.
Uno stipendio da 1800 dollari
L'ingaggio prevede uno stipendio da 1800 dollari Usa al mese per i mercenari. Sarebbe scesa in campo la Brigata del Sultano Murat, fazione armata dell’opposizione siriana, che arruola combattenti da inviare anche in Libia.
La lunga ombra del conflitto siriano
Di fatto le ostilità al confine tra Armenia e Azerbaigian si erano riaccese ai primi di luglio e non si esclude che il conflitto dipenda dal confronto irrisolto fra Russia e Turchia per il governatorato siriano di Idlib. L’Armenia è un alleato strategico della Russia nella regione, mentre le autorità dell’Azerbaigian e della Turchia promulgano a livello ufficiale il concetto di “Un popolo – due Stati”.
I vantaggi per Ankara
Per la Turchia potrebbe essere vantaggioso far esplodere le contraddizioni tra Armenia e Azerbaigian al livello di minaccia alla stabilità regionale e agli interessi di Mosca, per poi chiedere alla Russia, in cambio della stabilizzazione della regione, concessioni su Idlib. La notizia dell’invio di mercenari dell’Isis in Azerbaijan è negata dal portavoce delle fazioni armate dell’opposizione ad Astana.