Covid-19: in Francia scuole già richiuse, evacuata Università danese

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Di Debora Gandini
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In Francia scuole già richiuse, mentre per il vaccino (secondo l'OMS) occorrerà attendere entro giugno 2021

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L'anno scolastico, in Francia, è appena iniziato, ma diversi studenti sono già a casa. E altri rischiano di non andarci per un po’. Come i bambini di una scuola elementare vicino a Lione. Questo istituito è uno dei venti attualmente chiusi a causa di casi accertati o sospetti di Covid-19.

Già martedì, gli insegnanti erano stati messi in quarantena dopo essere entrati in contatto con dei colleghi che aveva contratto il virus. Sia le scuole private che quelle pubbliche devono seguire un protocollo.

“Quando si arriva a tre casi accertati, la scuola viene chiusa automaticamente, perché siamo davanti a un cluster, questa è la regola ufficiale. Il caso dell’istituto nel distretto lionese è diverso. Un docente era positivo e aveva avuto contatti con altri già prima dell’apertura della scuola", sottolinea Jean Brun Vicedirettore dell'Istruzione cattolica della diocesi di Lione

"Quando si arriva a tre casi accertati, la scuola viene chiusa automaticamente, perché siamo davanti a un cluster."
Jean Brun
Vicedirettore dell'Istruzione cattolica Lione

Per i genitori che non potevano prendere ferie o permessi al lavoro, è stata trovata una soluzione che però non soddisfa tutti: l’Istituto offre servizi solo per pochi alunni, per gli altri la lezione viene svolta da casa e i compiti vengono inviati dagli insegnanti.

Il numero dei contagi aumento di giorno in giorno nel Paese: questa è una delle 22 scuole che sono state chiuse negli ultimi giorni, 10 di loro sono sull’isola di Réunion, dove sono state blindate più di 100 aule.

Vaccino unica speranza?

"Useremo i vaccini solo quando sapremo che sono efficaci e sicuri da usare": parole del Direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Sta di fatto, comunque, che si registra un aumento generalizzato delle infezioni in Europa, ciononostante l'OMS ipotizza il vaccino in circolazione non prima della metà del prossimo anno.

"La buona notizia - dice Margaret Harris, portavoce dell'Organizzazione - è che i produttori stanno già scommettendo su quale è probabile che sia il vaccino, e stanno già studiando come aumentare la produzione di vaccini una volta che sapremo quali lanciare sul mercato".

Danimarca

Oltre 1.000 studenti sono stati rimandati a casa dall'Università di Odense a seguito del diffondersi di infezioni da coronavirus: ben 35 quelli risultati positivi.

Un laboratorio mobile per eseguire i test si è ora installato nel campus e le lezioni continueranno online.

Regno Unito

Per incoraggiare le persone a tornare in ufficio, a Londra i marciapiedi vengono allargati per favorire il distanziamento.

Barriere temporanee sono state poste dall'autorità dei trasporti in punti chiave della capitale per ridurre il traffico, anche per i ciclisti.

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