Arte in lutto, addio a Nik Spatari

"Ho girato il mondo, cercando qualcosa di nuovo, ma trovavo dappertutto l'impronta italica, romana, più di quella greca. Perché la Calabria si chiamava Italia".
Nik Spatari, architetto, pittore e scultore, è morto a 91 anni nal suo fantasmagorico Parco-museo ambientale MuSaBa, fondato nel suo paese natale, a Mammola, nella valle del Torbido, in Calabria.
Artista eclettico e visionario, privo dell'udito per un trauma causato da una bomba, Spatari viaggiò in tutta Europa prima di stabilirsi a Losanna. Qui conobbe Iske Maas, giovane artista e animatrice culturale olandese con cui negli anni Cinquanta si sposò trasferendosi a Parigi.
Nella capitale francese frequentò lo studio di Le Corbusier, conobbe Jean Cocteau e incontrò Pablo Picasso e Max Ernst.
Tornato in Italia, negli anni 70 diede vita al progetto MuSaBa, un museo di arte ambientale realizzato sulle rovine di un monastero basiliano, dove realizzò molte delle sue opere più celebri, a partire dal Sogno di Giacobbe.
Proprio nel suo Parco-museo Nick Spatari ha ricevuto l'ultimo saluto, alla presenza della sua compagna di una vita.