Bielorussia, continuano le proteste contro Lukashenko

Erano in 200mila, ancora, in piazza domenica a Minsk. Da piazza dell'Indipendenza alla residenza presidenziale, per chiedere le dimissioni di Alexander Lukashenko, a due settimane dalla sua rielezione, considerata totalmente illegittima.
Maria Kolesnikova, del consiglio di coordinazione dell'opposizione spiega: "La nostra resistenza è una maratona. Il regime non può affrontarla ma noi ce la faremo. Abbiamo il potere, la volontà, e il supporto gli uni degli altri. Tutti dobbiamo scrivere, uscire, far sentire la nostra voce, lamentarci, rifiutarci di cooperare, boicottare, dissentire e fare pressione".
Durante la manifestazione Lukashenko, con indosso un giubbotto antiproiettile, osservava la scena dall'alto di un elicottero. atterrato nella sua residenza, ha impugnato un fucile automatico, salutando i soldati in servizio. Lukashenko ha chiarito che è pronto a far intervenire l'esercito.
La folla si è dispersa in modo volontario.
A supporto della Bielorussia, una catena umana di centinaia di persone si è formata sullo storico ponte Charles a Praga, nella Repubblica ceca dove sventolavano centinaia di bandiere biancorosse della Bielorussia.Una ragazza, originaria di Minsk racconta che non può restare a guardare: "sono qui solo perchè non posso essere in Bielorussia adesso e voglio davvero dimostrare il mio supporto e la solidarietà alla mia gente perchè quello è il mio Paese e tutto quello che sta succedendo là è triste e mi spezza il cuore. Spero davvero che insieme possiamo dare vita a un cambiamento."
La gente è scesa in piazza anche in Estonia, a Tallin, nonostante la pioggia, marciando dall'ambasciata bielorussa a piazza della Libertà.