Mosca, Covid-19: app di tracciamento invasiva e multe arbitrarie

Maglie anti Covid-19 strettissime, al limite dell'arbitrio: a Mosca la app di controllo traccia la posizione dei cittadini attraverso le coordinate Gps e invia notifiche a orari casuali con la richiesta agli utenti di confermare il proprio confinamento attraverso un selfie.
In caso di violazione, viene emessa una multa pari a circa 56 dollari.
Vladimir Perevalov, residente a Mosca, racconta la sua storia: "All'inizio ero confuso: non riuscivo a capire perché avessi ricevuto le multe. Non sapevo nemmeno che tali multe esistessero. Poi ho pensato: 'Perché sta succedendo questo? Non ho nemmeno lasciato il mio appartamento. Perché?'
Il monitoraggio sociale è stato introdotto all'inizio di aprile. Nell'arco di un mese, le autorità di Mosca hanno notificato almeno 54.000 multe tra i quasi 70.000 utenti dell'app. Multe che, in molti casi, sono risultate palesemente illegittime.
L'odissea di Irina Karabulatova, disabile, è stata al centro dell'attentione dei media: "Hanno ritirato le mie multe solo perché i giornalisti si sono fatti avanti per me. Ho delle disabilità che dimostrano che, obiettivamente, non avrei potuto violare le prescrizioni della quarantena. Ma quello che succederà a tutti gli altri è un grande punto interrogativo".
Il caso di Karabulatova, professoressa universitaria costretta a letto e multata per la violazione delle misure di confinamento, è la punta dell'iceberg, dicono i detrattori del regime di controllo digitale. Un sistema che non funziona ed è strumento di vessazione.