Brasile, via libera alla clorochina contro il C-19

Il Perù supera i 3000 morti per coronavirus e diventa il secondo paese del continente latinoamericano a registrare più di 100.000 contagiati. La maggior parte dei casi viene trattata nella capitale Lima e nella zona portuale di Callao, un distretto in cui vivono 32 milioni di persone.
In Brasile il governo del presidente Bolsonaro ha dato il via libera all'uso della clorochina e della idrissiclorochina per trattare forme lievi di contagio, nonostante non esistano evidenze scientifiche della loro efficacia. I pazienti dovranno firmare un consenso informato sul rischio di effetti collaterali sul fegato, sul cuore e sulla retina.
Tra i brasiliani la scelta di autorizzare la clorochina solleva giudizi discordanti. "Finché non esiste un vaccino penso che si potrebbe provare". "Credo che non ci siano studi sulla affidabilità di questo trattamento sia in Brasile che altrove. Forse bisognerebbe fare studi più approfonditi".
Il presidente Bolsonaro, dopo aver minimizzato i rischi legati alla pandemia, ha riunito in teleconferenza i governatori degli Stati per discutere della ripartizione di 60 miliardi di reais, pari a 10 miliardi di euro.
In Argentina sono andate in scena le proteste popolari contro il governo, che in piena emergenza da pandemia non riesce a garantire le derrate alimentari necessarie alle centinaia di cucine per i poveri di Buenos Aires. Il blocco dei rifornimenti risale ai primi di aprile, quando la scoperta di manovre illecite al ministero dello Sviluppo sociale portò al licenziamento di una decina di dirigenti.