Covid-19: inizia la Fase 2 in Italia tra paure e dubbi

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Diritti d'autore Claudio Furlan/LaPresse
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Covid-19: inizia la #Fase2 in Italia. Tra paure e dubbi sono tornati al lavoro circa 4,5 milioni di lavoratori. Il premier @GiuseppeConteIT ricorda che adesso dobbiamo "imparare a convivere con il virus"

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La Fase 2 è iniziata in Italia. 

L'Italia, il primo paese europeo colpito dalla pandemia e che ha pagato il prezzo più alto in vite umane, ha allentato alcune misure restrittive  . Complessivamente, 4,4 milioni di italiani sono tornati al lavoro questo lunedì. 

Il traffico nel centro di Roma è aumentato, i cantieri e le attività produttive sono ripresi, i parchi sono stati riaperti e i venditori di fiori sono tornati per la prima volta dall'11 marzo sul mercato di Campo dei Fiori.

"C'è finalmente gioia e felicità e gioia, che è mancata in questi giorni '', ha detto il fioraio Stefano Fulvi. "Non è ancora come prima ` ma a un certo punto bisogna correre il rischio ''.

Anche a Milano riavvio della normalità con andamento lento: il traffico è risultato un po' più intenso rispetto agli ultimi 60 giorni in strada e tangenziale, sotto controllo invece il flusso di gente in metro e sui mezzi di superficie.

Tutti gli addetti ai lavori hanno segnalato situazioni di assoluta regolarità, almeno nella fascia più critica, quella di inizio mattinata. "Grazie all'impegno di tutti e dei cittadini, questa mattina tutto ok», ha spiegato l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli, nel fare un bilancio delle prime ore e della situazione del trasporto pubblico sulla sua pagina Facebook. «Grazie ai milanesi tutti e all'impegno di tutti quelli che hanno lavorato per la ripartenza».

In Italia, e non solo, tutti sanno però che devono andar cauti: è di nuovo libertà ma non è ancora finita l'emergenza da Covid-19 e il timore di una nuova ondata virale è ancora dietro l'angolo. 

In Italia, intanto si possono nuovamente celebrare i funerali ma l'assembramento è limitato a non oltre 15 persone. Non si sa invece quando riprenderanno le messe. 

Aperti i parchi, mentre è ancora presto per ristoranti e bar dove però si può andare per il servizio da asporto.

Mascherine nelle stazioni lombarde

Regione Lombardia intanto ha fornito a Trenord 700.000 mascherine che verranno distribuite gratuitamente ai passeggeri dei treni. Le mascherine vengono distribuite nei punti di accesso ai binari da volontari e Protezione Civile in alcune delle principali stazioni lombarde tra cui Milano Cadorna e Porta Garibaldi, Saronno, Bergamo, Lecco, Pavia, Gallarate, Treviglio, Cremona, Brescia, Como San Giovanni, Mortara, Legnano, Seregno, Varese, Busto Arsizio, Monza, Lodi, Mantova e Sondrio. 

 "Quella di oggi a Trenord è la seconda tranche di una nuova e ingente fornitura di mascherine chirurgiche alla popolazione lombarda da parte di Regione - ha spiegato l'assessore alla Protezione civile, Pietro Foroni - I rifornimenti proseguiranno nei prossimi giorni e riguarderanno altre importanti realtà che operano sul territorio regionale, come gli uffici giudiziari, le carceri e l'esercito". "Con questa nuova distribuzione gratuita di mascherine, che vuole essere un aiuto in più alle fasce più bisognose e fragili della popolazione, arriveremo nei prossimi a un totale di oltre 18 milioni di pezzi", ha concluso Foroni.

"La situazione è tranquilla, non ci sono state code, ma circa il 30% delle persone è senza guanti", ha poi spiegato una delle dieci guardie ecologiche volontarie impegnate a presidiare gli ingressi della fermata di un ramo della metropolitana milanese per la fermata di Loreto, ingressi differenziati in modo da non fare incrociare chi entra e chi esce.    

**Trasporti pubblici: tutto liscio anche a Bologna **

L'inizio della fase due non ha provocato problemi per i treni regionali in Emilia-Romagna, quelli usati dai pendolari, che, secondo il monitoraggio fatto tra le 6 e le 9, l'ora di punta, hanno viaggiato semivuoti o comunque con un numero di passeggeri molto ridotto. I 33 treni controllati che hanno registrato un carico medio di 52 persone a bordo, ben al di sotto dei posti disponibili. Sulla linea Porretta-Bologna, ad esempio, con il maggior carico è stato coperto il 90% posti disponibili, mentre sulla Bologna-Portomaggiore solo il 67%. In assoluto il treno più carico ha trasportato 150 passeggeri a fronte di una capienza di 600 posti, ora ridotta a 300. Le corse, che erano stato pesantemente ridotte, sono tornate ad aumentare leggermente e adesso coprono il 60% circa di quelle previste nell'orario standard. Nella prima fase della crisi i passeggeri del servizio ferroviario erano diminuiti del 90-95%.

I timori di Piacenza

La Fase 2 non deve assolutamente far perdere di vista la necessità di mantenere le dovute misure precauzionali e di contenimento da parte di tutti. La convivenza con il virus deve essere letta anche come opportunità ad un ripensamento del sistema per poter ripartire su nuove e ancor più solide basi", così il prefetto di Piacenza, Maurizio Falco, che ha ricevuto gli imprenditori piacentini che nel periodo dell'emergenza sanitaria hanno donato 120.000 mascherine e 2.000 camici alla sanità piacentina e alle forze dell'ordine. Nell'incontro il prefetto li ha ringraziati ufficialmente a nome di tutta la collettività. 

E le spiagge della sardegna?

"Speriamo di restituire nei prossimi giorni la possibilità di rientrare nelle spiagge". Così il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas a proposito degli arenili che per il momento sono interdetti al pubblico. Nell'isola non è possibile neanche fare il bagno. "Stiamo verificando quale sia la possibilità di accedere all'acqua attraverso percorsi sicuri, e speriamo di riuscire a risolvere anche questo nel più breve tempo possibile", ha aggiunto il governatore. Che ha ricordato le ragioni della chiusura delle spiagge: "Siamo in attesa di linee guida a livello nazionale - ha dichiarato - infatti l'utilizzo degli arenili pubblici senza una disciplina di controllo degli accessi potrebbe determinare assembramenti senza che vi sia qualcuno che verifichi che questo non avvenga.

Il monito dell'Oms

"Ripartenza deve sempre fare rima con prudenza". Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, rinnova l'appello a rispettare le misure per il contenimento dei contagi da coronavirus. "Se impareremo tutti a convivere con regole riusciremo a riprenderci libertà che tanto amiamo - afferma in video conferenza il governatore - L'allentamento delle misure del lockdown è un momento importante che dobbiamo vivere tutti con responsabilità. Ho una mamma anziana, che vive in un paese delle Langhe. Andrò a trovarla mantenendo le distanze e indossando la mascherina. Fatelo anche voi". 

"Alcuni Paesi stanno iniziando ad allentare le misure di contenimento" contro il coronavirus ma in questa fase è necessario "non rilassarsi sulle misure di base come lavarsi le mani e mantenere il distanziamento sociale" così come è importante proseguire con "il tracciamento dei contatti". Lo ha detto il direttore generale dell'Oms, Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

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