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Covid-19 fa strage di fiori. Invenduti in tutta Europa, altro settore in ginocchio

Covid-19 fa strage di fiori. Invenduti in tutta Europa, altro settore in ginocchio
Diritti d'autore AP Photo/John Minchillo
Diritti d'autore AP Photo/John Minchillo
Di euronews
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Covid-19 fa strage di fiori. Invenduti in tutta Europa. Quello vivaistico è un altro settore in ginocchio. La storia di Alain a Pas de Calais e di Alessandro in Sicilia

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Covid-19 ha fatto una strage di fiori . Nei vivai la maggior parte è marciata ed e nell'ipotesi migliore è servita come concime.

E il seguito della storia non prevede ancora il lieto fine

Qualche consegna a domicilio non basta per tirar su l'annata e il morale dice  Alain Dekonick, che lavora in un negozio di fiori a La Couture a Pas de Calais in Francia e spiega che in primavera si concentra oltre la metà del fatturato: "Aprile è andato come andato, Pasqua uguale e per il primo maggio immaginiamo entrate pari al 20% di quello di cui abbiamo bisogno. Vorrei sapere quando si inizierà perché c'è la festa della mamma che è l'evento più importante dell'anno".

Stessa storia in Italia e in Sicilia Alessandro Mandar non vuole lasciare a casa i dipendenti: "L'assurdo è che buttiamo i fiori e paghiamo i dipendenti, non posso lasciarli a casa. hanno famiglia".

I migliori guadagni dell’anno, quelli primaverili, sono andati al vento, vendere  i gerani, le primule, le petunie, le viole, le calle e i tulipani sradicati è stato impossibile.  Tutta la filiera è bloccata. Il danno stimato sul comparto italiano è intorno al miliardo e mezzo di euro, stando a Leonardo Capitanio,  presidente dell' Associazione nazionale vivaisti esportatori che rappresenta 1800 aziende  su tutto il tutto il territorio nazionale italiano. E anche lui ribadisce che “il 70% dell’intero fatturato annuale lo si fa in primavera”.

Ma oltre al fiorito stagionaleci sono  anche arbusti, alberi e rampicanti. Prodotti indirizzati ai giardini. Il rosmarino, le buganvillee, la lantana, la lavanda, ma anche il leccio, il ficus, l’olivo e piante da siepe come l’alloro, solo per fare degli esempi. Non è del tutto vero che queste piante si possano mettere in magazzino e rivendere poi dopo perché anche queste piante hanno una pezzatura, un’età precisa in cui essere commercializzate. E dopo diventa più complicato. E allora, anche in questo caso, la via della distruzione potrebbe essere l'unica alternativa.

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