Covid-19, lontana la fase 2 per Londra che però è vicina al vaccino

A handout photograph released by the UK Parliament
A handout photograph released by the UK Parliament Diritti d'autore JESSICA TAYLOR/AFP
Di Gioia Salvatorieuronews
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Ancora sotto stress il Regno Unito mentre Italia, Francia e Spagna guardano alla fase 2. Da Oxford la ricerca di un vaccino che si basa sugli studi fatti per la Mers potrebbe dare i risultati che tutti speriamo a breve

Fase 2 sanitaria per il Regno Unito?

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Chi è stato colpito prima ora respira un minimo, gli altri, sono nel pieno della tragedia. In Europa la macabra altalena dei morti da coronavirus porta in cima ancora la Gran Bretagna con 616 vittime nell'ultima giornata(secondo triste record al mondo dopo gli Usa giovedì). Gli ospedali sono alla saturazione, le regioni meno colpite spingono per ripartire ma il ministro della sanità Matt Hancock lo ha detto chiaro "non è ancora l'ora della fase due"; promessi tamponi per i lavoratori, insomma dal minimizzare alla massima prudenza sono passate poche settimane e una lista di morti che arriva quasi a 20 mila.

Ancora lontana la fase 2 per il Regno Unito, insomma, ma da Oxford arriva la speranza di un vaccino che è già in fase di test.

 L'immunologo Andrew Pollard infatti ci spiega che nei laboratori dell'università si è partiti dagli studi sui vaccini per la Mers, l'influenza Medio Orientale che si è sviluppata qualche anno fa in Arabia Saudita, e il cui virus non è stato ancora debellato. 

"Abbiamo già lavorato sul coronavirus della Mers ed è stato possibile passare dal gene del virus della Mers al nuovo coronavirus. Usiamo lo stessa base del vaccino perché sappiamo già molte cose e sulla resa e sulla biologia". 

L'equipe che lavora al vaccino spera che la ricerca possa portare alla Fase 2 dal punto di vista sanitario.

Italia e Francia guardano alla fase 2, passa alla Camera (come previsto) il Cura Italia

La Fase 2 inizia invece in Italia, Francia e Spagna che in termini di vittime pagano il  prezzo più caro in Europa.

Salvo caute aperture, l'inizio post confinamento è previsto per il 4 in Italia, il 9 in Spagna e l'11 in Francia.

Qui il piano per la riapertura molto graduale, sarà presentato la prossima settimana, ma già questo venerdì ci potrebbero essere qualche indicazione; in Italia prende forma tra le polemiche sopite questo giovedì, però, da una notizia che fa sperare: è il primo giorno in cui i guariti sono più dei nuovi contagiati, anche se i morti sono ancora tanti, 464.

A sera la Camera conferma la fiducia al governo approvando il decreto cura italia, un inizio ma la strada è lunga in ogni senso, "serve prudenza", ha ricordato il ministro della sanità, Roberto Speranza.

In Spagna tutti attendono domenica 26 aprile, quando i minori di 14 anni potranno uscire di casa accompagnati. Sui giovanissimi la Spagna è stato il Paese a mettere in atto uno dei provvedimenti più severi.

Il Nord Europa ha intrapreso da metà aprile una cauta riapertura di molte attività, la Germania ha riacceso i motori dell'industria automobilistica, mentre i piccoli negozi hanno riaperto in Olanda. La Danimarca invece ha riaperto le porte delle scuole materne e elementari già il 15 aprile. 

Oms, allarme in Africa non solo per il coronavirus

C'è poi il resto del mondo dove il peggio potrebbe arrivare: l'Oms ha comunicato che nell'Africa sub-sahariana i morti da malaria potrebbero sfiorare i 770 mila se il coronavirus, come possibile, arrestasse le operazioni di cura e prevenzione e il contagio spaventa il continente dove i positivi, nell'ultima settimana, sono raddoppiati.

Washington-Pechino, la guerra dei fondi all'Oms

L'Oms inoltre potrebbe trovarsi senza gli Stati Uniti a finanziarla, infatti oggi anche il segretario di Stato Mike Pompeo ha detto che Washington potrebbe definitivamente tirarsi indietro. Una battaglia a distanza con Pechino (l'Oms è accusata dagli americani di essere stata troppo morbida col celeste impero) confermata da una volontà contraria espressa dai cinesi che potrebbero, invece, rimpolpare i loro fondi all'Oms, lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri.

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