L'amore ai tempi del coronavirus. Difficile, ma possibile secondo gli psicologi

L'amore ai tempi del coronavirus. Difficile, ma possibile secondo gli psicologi
Diritti d'autore Foto di StockSnap da Pixabay
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Di Cinzia RizziIsabelle Kumar
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Come convivere in quarantena, senza ricorrere all'avvocato divorzista. Difficile, ma possibile secondo gli psicologi.

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Gabriel García Márquez nel 1985 pubblicava uno dei suoi romanzi più significativi: L'amore ai tempi del colera, ambientato tra la fine dell'800 e l'inizio del 900, nella sua Colombia. Trentacinque anni dopo, ci troviamo qui, a parlare dell'amore ai tempi del coronavirus. Della convivenza (forzata, si potrebbe dire) 24 ore su 24, in casa, in quarantena. C'è chi ha la fortuna di passare questi interminabili giorni di isolamento, in una bella villa con giardino, con tante stanze e la possibilità quindi di auto isolarsi (di nuovo) dal proprio partner o dalla propria famiglia, per qualche minuto di solitudine e tranquillità. Non è però per tutti così, anzi. C'è chi a disposizione ha solo 30, magari 40 metri quadri. E che non può isolarsi più di quel tanto. E allora, cosa succede?

In Cina sembra che il tasso di divorzi sia aumentato, dopo l'allentamento della quarantena. Quindi, la domanda che sorge è: come mantenere in ottime condizioni le nostre relazioni, durante l'isolamento?

La dottoressa Judith Zur, psicologa clinica e terapeuta di coppia, spiega che con lo stress provocato dalla pandemia, molti di noi non riescono gestire al meglio le proprie emozioni. Ci sono poi panico e ansia, per alcuni, e una paura primordiale di essere "intrappolati", che di sicuro non migliorano le cose. Il tasso di divorzi in Cina non sorprende la dottoressa, dato che i problemi di fondo nelle relazioni sono stati senza dubbio esacerbati da profonde ansie legate al confinamento e al Covid-19. Ma anticipare i problemi può essere la chiave per coltivare le relazioni con chi amiamo.

Empatia

Il consiglio principale della Zur è quello di comunicare: l'empatia è fondamentale, sia per le coppie, che per le famiglie. Ci sono poi altre tre cose da fare, per portare i nostri rapporti sulla giusta strada durante la quarantena: strutturare, anticipare e negoziare.

Le nostre abitudini quotidiane sono andate in frantumi; la struttura che davamo per scontata è crollata, praticamente da un giorno all'altro. Di fronte a questa nuova realtà, il consiglio della terapeuta è quello di stabilire rapidamente chiare divisioni del lavoro in casa, con tutti i componenti della famiglia che fanno qualcosa per tutti. Dovrebbero cercare di essere flessibili e pronti ad assumere compiti, diversi e in alcuni casi nuovi rispetto a prima dell'isolamento. Questi dovrebbero essere discussi in modo che i piani siano equi e poi rivisti dopo qualche giorno, per vedere se funzionano. Già questo dovrebbe aiutare a mantenere un equilibrio costruttivo. E se vi doveste accorgere che i compiti svolti dagli altri componenti della vostri famiglia non sono all'altezza dei vostri standard, state zitti e chiudete un occhio. Per questa volta, almeno. 

Ascolto

In un momento in cui ci sentiamo spaventati e stressati, c'è bisogno di tempo e calma, per percepire i sentimenti, le emozioni degli altri. Gli uomini hanno la tendenza a cercare di risolvere i problemi, ma la Zur esorta tutti a concentrarsi sull'ascolto senza giudizi. La paura può sembrare rabbia, aggiunge, quindi se scoppiano discussioni, non prendetela sul personale.

Quarantena in quarantena

Abbiamo tutti esigenze diverse, una delle più comuni è lo spazio personale. Ma è anche una delle più difficili da mantenere in piedi durante la quarantena, quando una coppia o una famiglia sono confinate in casa, per 24 ore al giorno. Il consiglio della Zur è semplice: trovate uno spazio "privato" all'interno dello spazio comune.

Trovate un posto tranquillo dove leggere un libro, ad esempio. E se voi necessitate di spazio, ma il vostro partner non ne ha bisogno, assicuratevi di soddisfare anche le sue esigenze. La psicologa, infine, esorta la coppia a non agire d'impulso, se la pressione dell'isolamento porta a pensare che il problema sia la propria relazione. Ricordando il tasso di divorzi in Cina, spiega che se le coppie avessero lasciato che tutto si calmasse e si fossero fermate prima di firmare quei documenti legali, forse molti problemi si sarebbero potuti risolvere. Il tempo passato insieme è prezioso. Forse, se ascoltiamo, impariamo, ridiamo e amiamo, saremo in grado di trasformare questa "prigionia" in libertà per un domani.

L'insolito amore in quarantena di una giovane studentessa italiana

C'è una bella testimonianza, raccolta dal Corriere della Sera, sull'amore in quarantena in Italia. E' quella di una 23enne, studente (di psicologia, tra l'altro!), che ha visto nascere una storia d'amore, proprio negli stessi giorni, in cui l'Italia iniziava a combattere contro il mostro. Il primo appuntamento fuori, al bar o al ristorante, si trasforma in un aperitivo in casa; il primo bacio è titubante e non per timidezza, ma per il dubbio "sarà contagiato/a, l'avrò preso anche io?". E poi, quel decreto firmato dal Presidente del Consiglio, che dichiara la Lombardia «zona rossa» e limita gli spostamenti. 

E allora questa giovane ragazza, d'impulso fa armi e bagagli e decide di traslocare con quello che, da pochissimi giorni, è il suo "moroso" (come si dice da quelle parti). Viola Maria Dadda - questo il nome della giovane - tiene un diario di questa storia d'amore insolita, di questa convivenza quasi forzata nella Milano isolata. Ce la faranno a superare gli ostacoli del confinamento? Solo il futuro ci dirà se questo amore ai tempi del coronavirus è destinato a durare per sempre.

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