Il covid-19 chiude il Louvre

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Di Paolo Alberto Valenti
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Anche a Parigi si teme una diffusione massiccia del contagio nei luoghi di maggior affluenza di turisti:. Blindata la maratona di Tokyo

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Sale a 60 il numero dei paesi colpiti dal coronavirus mentre aumenta anche il numero globale dei decessi. Le piazze si svuotano ed anche il Louvre chiude i battenti. Proprio come le chiese dove i sacerdoti hanno paura di far incontrare i fedeli che potrebbero contagiarsi. In Francia i dipendenti del grande museo hanno chiesto che venisse applicata l'ordinanza del ministro della salute che vieta assembramenti con più di 5 mila persone.

Resta sigillata la zona rossa in Italia

Esercito e polizia continuano a presidiare in Italia la zona rossa lombarda per evitare la diffusione del contagio. Intanto saranno distribuite prestissimo al Centro operativo Misto di Codogno, le mascherine arrivate alla prefettura di Lodi. Una distribuzone di circa 20 ila pezzi.

Effetto domino globale con la chiusura dei voli per l'Italia

Si profilano anche  le prime conseguenze concrete della decisione presa dagli Stati Uniti, che nel fine settimana hanno innalzato l'allerta nei confronti dell'Italia. Washington ha invitato a evitare i viaggi verso le zone focolaio di Lombardia e Veneto e a riconsiderare in generale gli spostamenti verso la penisola. Le compagnie aeree statunitensi American Airlines e Delta hanno dunque sospeso tutti i voli per Milano sino al primo maggio. Una scelta seguita anche da altri: la Turkish Airlines ha annunciato di avere cancellato i collegamenti per tutta l'Italia e anche l'Uzbekistan ha sospeso tutti i voli. Il tutto mentre non smette di allungarsi la lista degli Stati che chiudono le frontiere o impongono restrizioni a chi arriva in Italia. L'ultima è stata l'Arabia Saudita: come già deciso in precedenza da Israele, Seychelles, Mauritius, Giordania e Iraq, anche Riad ha vietato l'ingresso ai passeggeri con visto turistico dai Paesi con casi confermati di coronavirus. In Qatar i passeggeri dall'Italia con sintomi saranno trasferiti in ospedale per accertamenti. Bangladesh e Vietnam hanno deciso per quarantene obbligatorie. E si fa sempre più nutrito anche l'elenco dei Paesi dove i primi contagi sono italiani o persone rientrate dall'Italia: da ultimi è toccato alla Repubblica Ceca, con tre casi di persone che erano state nel nostro Paese, e alla Repubblica Dominicana, dove risulta contagiato un connazionale, un 62enne di Pesaro. 

Salgono i contagi nel resto d'Europa

Nel resto d'Europa salgono il numero dei contagi e, in parallelo, la preoccupazione delle istituzioni. Nel Regno Unito, dove al momento sono stati registrati 23 contagi, il premier Boris Johnson presiederà per la prima volta domani una riunione del comitato d'emergenza 'Cobra'. Per contenere l'epidemia si tengono aperte "tutte le opzioni", ha sottolineato il ministro della Salute Matt Hancock. I test sono saliti ormai a quasi 12.000 (circa 1000 al giorno negli ultimi giorni) e a destare inquietudine è in particolare il fatto che due delle ultime persone contagiate lavoravano in una scuola elementare e in una scuola materna in Inghilterra. Entrambe le strutture sono state chiuse temporaneamente per precauzione e per essere sanificate. In Spagna sono invece saliti a 32 i casi di persone contagiate. Tra loro c'è anche Luis Sepulveda. Lo scrittore settantenne, residente nelle Asturie, ha presentato i primi sintomi nei giorni scorsi, insieme alla moglie Carmen Yanez, due giorni dopo essere tornati da un festival letterario in Portogallo. E la Germania ha visto oggi salire il suo bilancio di casi a 117. Una conta che si aggiorna di ora in ora mentre nel mondo si registrano quasi 3 mila vittime, 87.400 contagiati e - unica consolazione - oltre 42.500 guariti.

La bomba epidemiologica iraniana

Sale anche il bilancio delle vittime in Iran e si attesta  a 54 persone mentre i contagiati sfiorano le 1000 unità per un equivalente di 385 nuovi casi nelle ultime ore.

Un mondo che rallenta

Tutti i grandi eventi nel mondo sono annullati oppure mettono la sordina come la maratona di Tokyo che si è stata corsa ma con pochissimi spettatori nelle strade della capitale nipponica ed anche con pochi partecipanti, solo i top runner. E intanto l’ombra del coronavirus si stende anche sui Giochi olimpici di Tokyo 2020 che il Sol levante non vorrebe proprio annullare.

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