L'Europa reattiva al coronavirus cinese

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La commissaria europea alla salute conferma l'allerta non eccessiva per il territorio dell'Unione in cui sono state adottate tutte le misure necessarie ad evitare qualunque tipo di focolaio di infezione

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Sono diventati frequenti i controlli agli aeroporti sui passeggeri in provenienza dalla Cina per i possibili rischi legati al contagio del coronavirus scoppiato nella città di Wuhan e questo mentre il Ministero della Cultura e del Turismo di Pechino ha disposto lo stop alla vendita di biglietti per i pacchetti turistici locali.

L'attenzione dell'Europa

Per gli europei è importante che le istituzioni comunitarie siano pronte a dare il loro avviso e il loro apporto. "Comprensibilmente c'è preoccupazione per la situazione del coronavirus a livello globale - ha spiegato a Euronews la Commissaria europea alla salute Stella Kyriakides - stiamo monitorando attentamente la situazione attraverso il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Finora non sono stati segnalati casi negli stati membri dell'UE. L'Organizzazione Mondiale della Salute ha tenuto due riunioni e sta monitorando la situazione e la Cina, dove la maggior parte dei casi sono stati segnalati sta adottando tutte le misure precauzionali".

L'identificazione del nuovo tipo di coronavirus

Le analisi hanno permesso di identificare il coronavirus 2019 come un mix di virus provenienti dai pipistrelli e di uno che arriva dai serpenti poi passato agli esseri umani probabilmente per via alimentare. Intanto non ci sono misure specifiche in atto, come chiarisce ancora la commissaria europea alla salute. "Con esclusione dei paesi che avevano voli diretti per la città di Wuhan - aggiunge Kyriakides - ho già parlato con i ministri della Salute sia della Francia che dell'Italia che stanno  esaminando le misure da adottare, ma non vi è alcun cambiamento in termini di misure che devono essere prese dall'OMS".

La task-force italiana

La task-force del Ministero della Salute italiana sul coronavirus 2019-nCoV ha verificato che le misure adottate dall'Italia nei giorni scorsi fossero già in linea con quanto indicato dall' Organizzazione Mondiale della Sanità che segue l'emergenza in stretto contatto con le autorità cinesi.

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