Le due Coree unite per combattere contro una catastrofe, ma è solo un film

Le due Coree unite per combattere contro una catastrofe, ma è solo un film
Diritti d'autore Un'immagine diffusa dall'agenzia statale nordcoreana KCNA che mostra Kim Jong-un a cavallo sul monte sacro Paektu, che nel film Ashfall erutta in maniera catastrofica - STR / KCNA VIA KNS / AFP
Di Lillo Montalto Monella
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Aneddoto: il padre di Kim Jong-un, Kim Jong-il, era un grande amante del cinema e avrebbe scritto vari libri sul tema. Una volta fece rapire anche un regista sudcoreano per sviluppare l'industria cinematografica locale, con la speranza che apportasse freschezza e creatività. Ma questi scappò.

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Le due Coree unite, insieme contro una catastrofe naturale. Un eroe nordcoreano che salva Seoul dall'annientamento. Collaborazione tra scienziati ed eserciti e scambio di informazioni sugli armamenti nucleari.

Non si tratta ovviamente della realtà ma dello scenario oggi utopico immaginato in un film sudcoreano che sta sbancando ai botteghini.

Uscito nelle sale il 19 dicembre scorso, Ashfall immagina un'alleanza tra Seoul e Pyongyang per salvare la penisola coreana dall'eruzione del monte Paektu, picco di origine vulcanica al confine tra i due Stati (risvegliatosi l'ultima volta nel 1957). Una montagna simbolica per la Corea del Nord, "la sacra montagna della rivoluzione", dove la propaganda nordcoreana colloca la nascita del padre di Kim Jong-un, Kim Jong-il.

Nel blockbuster catastrofico, tra eruzioni e grattacieli di Seoul che collassano, si vedono scienziati e militari collaborare contro la forza della natura. Non solo: uno dei protagonisti-eroi è un soldato nordcoreano di nome Lee Byung-hun che salverà tutta la penisola assieme ad un militare sudcoreano, Ha Jung-woo.

La pellicola in pieno stile hollywoodiano era stata commissionata nel 2018, quando nella regione le speranze di pace erano a ben altri livelli rispetto ad oggi, con le trattative tra Trump e il dittatore Kim in stallo e il regime intento a rafforzare le proprie capacità militari.

Costata circa 22 milioni di dollari, scrivono i media locali, è primo ai botteghini locali dal giorno della sua uscita.

Si tratta di una pellicola che riflette "i grandi cambiamenti della prima metà del 2018, quando le relazioni Nord-Sud facevano sperare un ritorno al periodo radioso tra il 1999 e il 2008, il punto più alto a livello diplomatico", afferma il professor Owen Miller, esperto di Corea della SOAS di Londra. "A inizio anni 2000, la relazione tra i due Paesi filtrava anche sulla produzione di film e prodotti TV".

Pellicole come Joint Security Area, incentrata su un incidente accaduto nella zona demilitarizzata, vennero alla luce proprio allora: in essa, i soldati nordcoreani "venivano rappresentati in maniera amichevole", aggiunge Miller. 

Nello stesso anno di Ashfall è stato prodotta anche la serie Crash Landing on You, che racconta la storia d'amore segreta tra un'ereditiera sudcoreana e un alto ufficiale del Nord. 

Prodotti che "si allontanano dalla retorica conservatrice secondo la quale il nordcoreano è solo un nemico, adottata dal governo di Seul negli ultimi 10 anni".

Tuttavia, dalla seconda metà del 2018 le relazioni tra i due paesi si sono raffreddate e sono ora ad un punto morto. Kim Jong-un non accenna a fare alcun passo in direzione di Seul avanti almeno finché le trattative con gli Stati Uniti non si sbloccheranno, indica l'esperto.

Ashfall è stato il film più visto durante il periodo natalizio. "C'è stata un po' di polemica perché la società sudcoreana è ancora molto divisa sul tema. I giovani pensano sia un bene avere un rapporto con Pyongyang e non hanno nessun problema con un ritratto più umanizzato del Nord, ma le vecchie generazioni sono più restie", conclude Miller. "Il successo del film mi fa pensare che la maggioranza delle persone accolga con favore questo tipo di descrizione. Oppure un'altra spiegazione è che a piacere è semplicemente il genere blockbuster con un sacco di effetti speciali, che cerca di emulare Hollywood".

Il padre di Kim Jong-un, Kim Jong-il, era un grande amante del cinema e avrebbe scritto vari libri sul tema. Una volta fece rapire anche un regista sudcoreano per sviluppare l'industria cinematografica locale, con la speranza che apportasse freschezza e creatività. Shin Sang-ok e la moglie vennero sequestrati nel 1978 col compito di rendere meno dogmatica la produzione nordcoreana, ma riuscirono a scappare durante un film festival in Austria nel 1986 portando con loro registrazioni segrete effettuate dall'altro lato del 38° parallelo.

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