"Si tratta di un'operazione illegale", secondo gli esperti
Il nuovo gasdotto Nord Stream 2 avrebbe dovuto garantire alla Germania il doppio della fornitura di gas proveniente dalla Russia dall'anno prossimo. Ma Berlino non ha fatto i conti con le sanzioni imposte dagli Stati Uniti alle imprese coinvolte nella costruzione dell'opera, insieme al la compagnia energetica russa Gazprom.
Nord Stream 2: gli Stati Uniti mettono le sanzioni
Gli esperti bollano le sanzioni come illegali. "A mio avviso, si tratta di un'operazione illegale perché le sanzioni sono extraterritoriali, colpiscono persone e aziende che non hanno sede negli Stati Uniti, non sono di proprietà di cittadini statunitensi - dichiara Siegfried Fischer,WeltTrends - Istituto di Politica Internazionale, che aggiunge: " E, sempre a mio avviso, questo è un atto di aggressione".
Gli Stati Uniti, ma anche alcuni Paesi dell'eurozona, criticano la dipendenza energetica dell'Europa dalla Russia. Rimpiazzarla con forniture di gas liquido statunitense sembra essere però il disegno di Washington. Il vicecancelliere tedesco Olaf Scholz ha definito incomprensibili le sanzioni statunitensi. Ma il governo non sta valutando contromisure. "Tali sanzioni sono una grave interferenza negli affari interni della Germania e dell'Europa, oltre che un'ingerenza nella nostra sovranità, che noi respingiamo fermamente. E, per inciso, è anche qualcosa di inaudito e incomprensibile tra amici, che sono legati l'uno all'altro nella Nato".
L'ambasciatore statunitense: "Tutto nell'interesse dell'Europa"
La battaglia del gas, però, continua. In un'intervista a un quotidiano tedesco, l'ambasciatore statunitense in Germania, Richard Grenell, ha dichiarato che le sanzioni sono nell'interesse dell'Europa. Secondo il diplomatico, 15 paesi del Vecchio Continente, la Commissione e il Parlamento europeo sono preoccupati per l'impatto che il progetto potrà avere sulla politica energetica europea.