Cinema: Berlino ospita gli European Film Awards, ecco i film favoriti

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L'evento, che celebra l'eccellenza della produzione cinematografica europea, giunge alla 32esima edizione

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Nel 1988, quando il muro di Berlino non era ancora caduto, un gruppo di prestigiosi cineasti europei decise di unire le forze per assegnare ogni anno gli European Film Awards.

I premi cinematografici, finalizzati a celebrare l'eccellenza della produzione europea, saranno consegnati sabato prossimo nella capitale tedesca, in occasione della 32esima edizione della kermesse.

I favoriti del 2019

In cima alle nomination c'è The Favorite, diretto dal greco Yorgos Lanthimos . Una produzione britannica con un cast femminile stellare: Emma Stone, Rachel Weisz e la straordinaria Olivia Colman nei panni di Anna, regina d'Inghilterra, ruolo che a febbraio le è già valso un Oscar come migliore attrice

Il film è una commedia drammatica sui giochi di potere tra due donne che lottano per diventare favorite della Regina.

Quattro nomination, tra cui Miglior film e Regia le ha ricevute invece Il Traditore, del maestro del cinema italiano Marco Bellocchio, che con la sua rivisitazione della vicenda di Tommaso Buscetta - primo supepentito di Cosa Nostra - rappresenterà l'Italia agli Oscar 2020. Per la sua interpretazione mozzafiato di Buscetta, a Berlino è candidato al premio di miglior attore anche Pierfrancesco Favino.

Tra i papabili anche L'ufficiale e la spia (J'accuse), una ricostruzione brillante e meticolosa dell'affaire Dreyfus, che sul finire dell'800 spaccò in due la Francia, portando alla luce un'antisemitismo virulento. La pellicola parte però azzoppata dalle polemiche che circondano il regista Roman Polanski, che di recente ha ricevuto una nuova accusa di stupro dopo quella patteggiata nel 1977. Jean Dujardin, premio oscar nel 2011 per The Artist, è anche llui tra i favoriti come miglior attore.

Candidato a diversi premi, con Dolor y gloria, anche Pedro Almodóvar, che con questa pellicola largamente autobiografica potrebbe portarsi a casa il riconoscimento per la miglior regia. Candidato come miglior attore anche Antonio Banderas, che con questo ruolo - ha ha già vinto il premio per la miglior interpretazione maschile a Cannes. Un ruolo che è una sorta di alter ego del regista spagnolo, che qui si mette a nudo, raccontando la sua vita - dall'infanzia e dal rapporto con la madre, fino alla scoperta della sessualità, al successo, alle esperienze con le droghe.

System Crasher è invece uno degli outsider di quest'edizione, unico film diretto da una donna, NoraFingscheidt, in lizza come miglior pellicola. Fingscheidt non è ancora molto conosciuta fuori dalla sua Germania, ma potrebbe presto diventarlo. System Crasher è il ritratto di una bambina di 9 anni, Benni, abbandonata dalla madre e afflitta da improvvisi scatti di violenza. Un film di grande intensità emotiva, grazie soprattutto alla recitazione di Elena Zengel nei panni di Benni, in corsa per il premio di miglior attrico

Altra sorpresa potenziale, infine, è I miserabili, diretto dall'esordiente transalpino Ladj Ly, pellicola di grande potenza drammatica che traspone il romanzo 800entesco di Victor Hugo in una Banlieue parigina dei giorni nostri. La pellicola, in corsa a Berlino come miglior film, ha già ricevuto il premio della giuria a Cannes

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