Il "J'accuse" che accende il Festival del Cinema di Venezia

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Di Euronews
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Applausi e polemiche per il film di Roman Polanski

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Sembrava in tema con 'J'accuse', il titolo del film di Roman Polanski, la polemica innescata da Lucrecia Martel. Considerate le accuse di violenza sessuale a carico del regista, ancora pendenti negli Stati Uniti, per un fatto avvenuto nel 1977, la presidente di giuria del Festival di Venezia si era dichiarata a disagio per la presenza in gara di Polanski. J'accuse suo, dunque, replica della produzione pronta a ritirare il film, applausi in sala per l'opera cinematografica che racconta l'affare Dreyfus, che divise la Francia a cavallo tra il 19esimo e 20esimo secolo.

"Questo non è un tribunale morale" ha commentato il co-produttore Luca Barbareschi in relazione alle polemiche che hanno investito Polanski, e ha aggiunto: "Siccome, ovviamente, il regista Roman Polanski non è presente, parleremo solo di quello che sappiamo, degli aspetti della produzione del film, dell'interpretazione dei personaggi e della qualità della straordinaria produzione".

'J'accuse' ripropone le vicende del capitano dello Stato Maggiore, Alfred Dreyfus, ebreo, accusato di alto tradimento, condannato e deportato sull'isola del diavolo nella Guyana francese. Solo 10 anni più tardi venne riconosciuto innocente, grazie all'intervento di Georges Picquart, altro ufficiale dell'esercito, e allo scrittore Emile Zola che scrisse il celebre 'J'accuse' e venne condannato a un anno di prigione.

Il film, distribuito in Italia da 01 Distribution, sarà nelle sale il 21 novembre.

Sul red carpet di Venezia anche una fascinosa Kirsten Stewart ha catalizzato l'attenzione di fan e fotografi, un po' come il personaggio da lei interpretato, Jean Seberg, l'attrice - bellissima - che ha abbandonato Hollywood per abbracciare Parigi e la Nouvelle Vague: una vita in fermento,  quella di Seberg, resa difficile dalle depressioni, da relazioni turbolente, sfociate in tre matrimoni, oltre che dal legame con il movimento americano Black Panther, per il quale è entrata nel mirino dell’FBI.  In ogni caso, un'icona di stile, venuta a mancare presto e in circostanze non chiare 40 anni esatti fa, ieri 30 agosto 2019.

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