Il telescopio TTT sul Teide è riuscito a rilevare un getto di materiale che esce dal nucleo della cometa 3I/ATLAS, il terzo oggetto interstellare conosciuto. È la prima volta che questo fenomeno viene osservato in un corpo formatosi al di fuori del Sistema solare
Il telescopio TTT a Tenerife ha realizzato un'impresa mai riuscita prima: fotografare un getto di gas e polvere che emerge da una cometa interstellare. L'oggetto in questione è 3I/ATLAS, scoperto lo scorso luglio quando stava già attraversando l'interno del Sistema solare.
La ricerca, pubblicata su "Astronomy & Astrophysics", è stata guidata da Miquel Serra-Ricart di Light Bridges, insieme a Javier Licandro dell'Instituto de Astrofísica de Canarias e Miguel R. Alarcon. Durante 37 notti tra luglio e settembre hanno analizzato le strutture della coma della cometa utilizzando tecniche di elaborazione avanzate.
L'aspetto interessante della scoperta non è solo il fatto di aver visto il getto. Il team ha notato che il getto non rimaneva statico, ma oscillava secondo un modello. Questa modulazione periodica ha permesso di calcolare che il nucleo della cometa ruota su se stesso ogni 14-17 ore, confermando le precedenti misurazioni effettuate a luglio con lo stesso telescopio.
"3I/ATLAS è una cometa interstellare straordinariamente normale", spiega Serra-Ricart. Nonostante provenga da un altro sistema planetario, il suo comportamento assomiglia a quello delle comete che conosciamo. L'individuazione del getto permette di fare confronti diretti con i meccanismi di attività osservati nelle comete del Sistema Solare".
Un visitatore che si congeda
3I/ATLAS è stata inizialmente rilevata dal sistema ATLAS in Cile il primo luglio 2025. È il terzo oggetto interstellare confermato, dopo 'Oumuamua (2017) e 2I/Borisov (2019). Viaggia a più di 245.000 km/h e segue un'orbita iperbolica che lo riporterà nello spazio interstellare.
Il telescopio Hubble ha catturato immagini della cometa il 21 luglio quando si trovava a 365 milioni di chilometri dalla Terra, mostrando un involucro di polvere a forma di goccia. Le osservazioni indicano che il diametro del suo nucleo potrebbe essere compreso tra 440 metri e 5,6 chilometri.
Venerdì, 19 dicembre, la cometa ha raggiunto il suo massimo avvicinamento alla Terra, passando a circa 270 milioni di chilometri di distanza. Aveva già raggiunto il perielio - il punto più vicino al Sole - il 29 ottobre a 203 milioni di chilometri, circa la stessa altezza dell'orbita di Marte.
La missione giapponese XRISM ha osservato la cometa per 17 ore alla fine di novembre e ha rilevato raggi X che si estendono fino a 400.000 chilometri dal suo nucleo. È la prima volta che vengono catturate le emissioni di raggi X da una cometa interstellare, dopo i tentativi falliti con i due precedenti visitatori.
Materiale proveniente da un altro mondo
Lo studio di 3I/ATLAS offre una finestra unica su come si formano le comete in altri sistemi planetari. "La caratterizzazione dei getti di questo corpo rappresenta un'opportunità unica per studiare il comportamento fisico di un oggetto incontaminato formatosi in un altro sistema planetario", spiega Licandro.
L'analisi spettroscopica del telescopio James Webb ha rivelato dati sulla sua composizione chimica. La spettroscopia a infrarossi di Webb è in grado di rilevare composti come acqua, monossido di carbonio, anidride carbonica e ammoniaca nella cometa. I risultati completi di queste osservazioni sono attesi per l'inizio del 2026.
La campagna di osservazione 3I/ATLAS ha coinvolto una collaborazione internazionale senza precedenti. Oltre al TTT, più di una decina di missioni Nasa - tra cui Hubble, Webb, Lucy, Psyche e diversi orbiter marziani - hanno seguito il visitatore interstellare. Partecipano anche l'Agenzia Spaziale Europea e centri di ricerca spagnoli come il Gran Telescopio Canarias.
La cometa sta lasciando definitivamente il Sistema Solare. Non tornerà. Ma i dati raccolti in questi mesi continueranno a essere analizzati per gli anni a venire, fornendo informazioni sugli elementi costitutivi di altri mondi e sulla diversità dell'universo al di là del nostro vicinato cosmico.