Balcani: aspettando Godot-Ue la Serbia flirta con Russia e Cina

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Di Symela Touchtidou & Stefania De Michele
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In salita i negoziati per l'adesione all'Unione europea

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È una partita che si gioca in campo neutro nell'agorà pubblica di Atene. Anche in occasione della due giorni di forum internazionale per la cooperazione tra Europa e Lega Araba in Grecia, l'attenzione si è infatti spostata sull'integrazione europea del Balcani occidentali. Una partita che, se non persa, sembra compromessa. All'uscita da Maximos Mansion, sede ufficiale del governo ellenico, la prima ministra serba Ana Brnabić, ha espresso le sue perplessità - raccolte per Euronews da Symela Touchtidou - sul buon esito dei negoziati con l'Unione europea.

Brnabić: "I negoziati con l'Ue? Dolorosi e frustranti"

"Devo dire che il processo è spesso molto doloroso e molto frustrante - ha detto Brnabić - tutto dipende dalle sfide interne all'Unione europea. Dire che non si possono avviare i negoziati con la Macedonia settentrionale e l'Albania si traduce purtroppo, a mio avviso, nel fatto che quando l'Unione europea deciderà quanti capitoli verranno aperti sulla Serbia, sulla questione saranno molto conservatori, a prescindere dalle riforme in corso in Serbia".

L'influenza di Russia e Cina sui Balcani occidentali

Gli equilibri geopolitici si spostano dunque a est, come fa anche intendere l'accordo di libero scambio tra Belgrado e l'Unione economica eurasiatica, firmato dalla prima ministra serba a Mosca. Il vuoto a ovest potrebbe perciò essere colmato da Russia e Cina, anche se Brnabić non lo considera in via esclusiva.

"Ciò che è importante per noi è avere partnership in tutto il mondo. A questo proposito vorrei anche considerare l'accordo di libero scambio che abbiamo firmato solo venerdì scorso con l'Unione economica euroasiatica a Mosca. Non lo considero un fatto contrario alla nostra adesione all'Unione europea o al nostro cammino verso l'Unione. Lo considero complementare. Ancora una volta, per quanto riguarda l'influenza della Cina o della Russia, penso che si esageri".

Veniamo criticati a causa degli investimenti cinesi in Serbia, ma se si guarda ai fatti si nota che il 90 per cento di tutti gli investimenti cinesi in Europa sono nell'Europa occidentale.
La prima ministra serba Ana Brnabić

L'orizzonte del 2025, fissato dalla Commissione Europea, per l'integrazione della Serbia sembra essere un percorso irto di ostacoli.

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