Al centro dell'incontro le politiche migratorie e gli equilibri in Libia
L'Intesa è triplice e poggia sulla recuperata posizione europeista del governo Conte. L'italia riannoda dunque i fili della diplomazia con Francia prima e Germania poi. Il ritorno del figliol prodigo, dopo 15 mesi di fermento sovranista, è celebrato a Roma anche dal presidente federale tedesco Frank-Walter Steinmeier, in visita al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e al premier, Giuseppe Conte.
"I nostri rapporti sono speciali e intensi" ha detto Steinmeier. E meno conflittuali dopo che la Germania si è dichiarata disponibile ad accogliere il 25% dei migranti che dalla Ocean Viking erano sbarcati a Lampedusa. Un segno di buona volontà, che Mattarella auspica diventi strutturale
"Crediamo che sia necessario per i Paesi che hanno la comune responsabilità di affrontare il fenomeno globale delle migrazioni di trovare soluzioni che si spera siano condivise dall'intera Unione Europea", dichiara Mattarella, che fa cenno all'opportunità di un meccanismo automatico per la redistribuzione dei migranti e un sistema di rimpatri che faccia riferimento all'Ue e non ai singoli Stati.
Dal canto suo, Steinmeier ha sottolineato l'impegno che Italia e Germania assolvono sul fronte dell'accoglienza e ha auspicato che la Commissione Europea affronti il fenomeno con determinazione.
L'altro passo in avanti, a cui Mattarella plaude, è l'iniziativa assunta dalla Germania per una conferenza internazionale a Berlino, in ottobre, sugli equilibri in Libia: un vertice che sarà la sintesi del confronto attualmente in atto tra Italia e Francia, finalizzato a trovare soluzioni per favorire il cessate il fuoco e la stabilità nel Paese.