I due all'apparenza ventenni non avevano documenti. Dopo essere stati scoperti in un container e identificati dalla polizia su una nave cargo erano stati affidati al capitano per il rimpatrio. Poi la fuga, gettandosi nelle acque del porto, fatale per uno dei due travolto da un traghetto
Un cittadino nordafricano è morto giovedì dopo essersi gettato in mare a Livorno da una nave, su cui aveva viaggiato illegalmente dalla Tunisia insieme a un altro migrante.
I due si erano infilati a bordo del cargo danese Stena Shipper, proveniente dalla Tunisia e attraccata nella mattina di giovedì nel porto toscano.
Ne ha dato notizia la prefettura di Livorno, secondo cui proseguono le ricerche del secondo uomo, gettatosi anch'egli in acqua una volta scoperto in uno dei container caricato sulla nave durante un controllo della Polizia di Frontiera marittima (Polmare).
Le ricerche, condotte da capitaneria e vigili del fuoco, sono difficoltose perché il fondale è profondo 15 metri e le acque sono fangose e piene di detriti per via delle piogge abbattutesi su Livorno.
Gli agenti avevano affidato i due migranti al comandante della nave, che li aveva tenuti in custodia all'interno di una cabina. I due però erano riusciti a scappare e a buttarsi in mare per darsi alla fuga.
Uno dei migranti è stato visto subito scomparire sott'acqua colpito dall'elica di un traghetto.
L'affidamento al comandante è la procedura standard in vista del rimpatrio. Durante l'identificazione della Polmar i due, che non avevano documenti, avevano dichiarato di essere marocchini ma si ritiene probabile che siano tunisini.
Non è chiaro il motivo per tale dichiarazione, Marocco e Tunisia figurano entrambi nella lista dei Paesi sicuri stilata dall'Italia per accelerare le procedure di rimpatrio.