Javier Bardem difensore degli oceani

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Diritti d'autore REUTERS/Mike Segar
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Di Paolo Alberto Valenti
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Il premio oscar spagnolo è andato a parlare al Palazzo di vetro a New York per sostenere le campagne di Greenpeace e per chiedere di concludere il trattato mondiale sugli oceani

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Il premio Oscar spagnolo Javier Bardem si è esibito a Times Square a New York brandendo i simboli della campagna di Greenpeace. Il premio Oscar spagnolo ha preso parte ad un incontro al Palazzo di vetro mentre è in corso la trattativa - che dura da un decennio - su un Global Ocean Treaty, trattato che potrebbe aiutare a proteggere il 30% degli oceani del mondo entro il 2030.

L'attore nell'artico

Bardem ha seguito inoltre il recente tour artico di Greenpeace per ridurre la pesca del krill, gamberetto ricco di omega 3, di cui si sta facendo razzia indiscriminata. Il krill si posiziona in quei pochi segmenti di alimenti rimasti esenti dall'inquinamento globale perchè si nutre di alghe incontaminate ed è alimento privilegiato di molte specie marine.

JAVIER BARDEM, attore:Sono venuto qui per fare la mia parte e umilmente vi chiedo di fare la vostra , sostengo un trattato forte di cui possiamo essere orgogliosi, un accordo che può effettivamente mettere in sicurezza i paradisi dell'ecosistema marino che vanno recuperati. Gli oceani appartengono a tutti noi, ma il loro destino adesso è nelle vostre mani.

Il pericolo di trascurare gli oceani

"I nostri oceani sono sull'orlo del collasso e tutti abbiamo un ruolo enorme in questo. Ora dobbiamo fare la nostra parte per fermare il processo, con un Trattato Globale sull'Oceano", ha proseguito Bardem.

Prima dell'incontro, Sandra Schoettner della campagna 'Protect the Oceans' di Greenpeace, ha spiegato da parte sua: "I governi hanno un'opportunità unica di incontrarsi e affrontare uno dei principali problemi del nostro tempo, la distruzione degli oceani e l'enorme perdita di vita marina". "Non abbiamo tempo da perdere - ha aggiunto - qualsiasi cosa accada in questo incontro determinerà il destino dei nostri oceani".

Gli oceani sono un asset vitale per il pianeta, la morte della vita nei mari non può che creare un effetto domino senza ritorno.

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