Sono troppi e vengono sempre meno tollerati dai locali. L'Onu cerca di correre ai ripari
Cresce la xenofobia nei confronti dei profughi venezuelani in Brasile. Decine di migliaia di persone arrivano nel paese alla ricerca di qualsiasi cosa per sopravvivere. Questo devasta il mercato del lavoro locale e indispettisce le popolazioni locali già sotto pressione perché queste zone di frontiera sono giâ terra di approdo per molti migranti economici. Crescono quindi gli atti di violenza contro i più deboli: donne, bambini ed esponenti della comunità LGBT. Una situazione che si sta facendo insostenibile tanto che nel paese è giunto l'alto commissario Onu per i rifugiati, l'italiano Filippo Grandi. che ha detto: "Dobbiamo risolvere problemi in quelle zone dove c'è un'alta percentuale di venezuelani rispetto ai locali. La pressione è altissima e dobbiamo assicurarci che non si verificino fenomeni di xenofobia e tensioni fra rifugiati e mogranti o fra di loro e la popolazione locale.
Più facile a dirsi che a farsi visto che il numero di arrivi dal Venezuela non sembra volersi arrestare.