L'allarme contenuto nell'ultimo rapporto delle Nazioni UNite sull'HIV-AIDS
Diminuiscono i progressi nella lotta all'HIV, sia sul fronte dell' accesso alle cure, sia su quello della diminuizione del numero delle vittime. A dirlo è il nuovo rapporto delle Nazioni UNite che scatta una fotografia globale in controtendenza rispetto agli ultimi anni.
Christine Kafando, fondatrice dell'Associazione Speranza per il domani, che in Burkina FAso si occupa di lotta all'Hiv, spiega i contorni di questa allarmante situazione: "Abbiamo capito che le persone maggiormente colpite dall'HIv oggi sono giovani tra i 14 e i 24 anni, e questo è inammissibile dopo anni di mobilitazioni e campagne".
Nel 2018 hanno contratto il virus circa 1 milione e 7 mila persone il 16% in meno dal 2010, grazie ai progressi registrati in Africa orientale e meridionale, dati a cui corrispondono aumenti della infezioni in Europa orientale e in Asia (+29%), in Medio Oriente, Nord Africa e America Latin.