"Serve una nuova agenda che rimetta al centro l'individuo", concordano i leader mondiali. Sul tavolo, un trattato globale per la difesa dei lavoratori contro ogni abuso
Un mondo del lavoro minacciato dalla globalizzazione, i conflitti e le tensioni commerciali. Ma anche dal precariato e dai salari insufficienti. Che deve rispondere alla sfida dell'automazione e della robotica: secondo il forum mondiale dell'economia renderà superflui 5 milioni di posti di lavoro entro il 2020. Questioni su cui si interroga l'Ilo, Organizzazione internazionale del lavoro, al suo primo centenario celebrato a Ginevra.
"Non c'è dubbio che la globalizzazione abbia portato benefici alle grandi industrie nazionali - ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, intervenendo alla conferenza annuale davanti ai 187 membri fra rappresentanti di governo, sindacati e datori di lavoro - Per questo gli Stati hanno l'obbligo non solo di assicurare condizioni di lavoro eque al loro interno, ma anche di agire perché queste siano garantite in ogni punto della catena di forniture globali".
Il divario tra chi crea il profitto e chi ne beneficia è al centro del messaggio del presidente francese Emmanuel Macron, che in patria ha dovuto affrontare il malcontento sociale sfociato per settimane nelle proteste dei Gilet gialli: "Quando le persone, a qualsiasi categoria sociale appartengano, non trovano più la loro quota di progresso, perdono fiducia nella politica e nel governo, È quanto sta succedendo nelle nostre democrazie. Questo, per alcune persone, rende attrattivo l'autoritarismo".
Dalla Russia arriva un affondo, pur senza mai citare gli Stati Uniti, a chi ha avviato un'escalation globale nella guerra dei dazi.
"Il comportamento di alcuni Paesi, nella sfera commerciale ed economica - ha detto il premier Dmitri Medvedev - diventa sempre più aggressivo. Siamo al confine con l'arbitrarietà. L'intero ordine mondiale, costruito nell'arco di decenni, è a rischio".
I partner si sono impegnati a discutere un trattato globale di difesa dei lavoratori dagli abusi di ogni natura. Un documento che sperano di approvare entro il mese.