Messico: Obrador celebra l'accordo anti-immigrati con gli USA

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Di Gioia Salvatori
Messico: Obrador celebra l'accordo anti-immigrati con gli USA
Diritti d'autore  REUTERS/Jorge Duenes

A Chapacula, in Chiapas, Messico, al confine con il Guatemala restano in un limbo in attesa di capire che ne sarà di loro i migranti che hanno passato la frontiera sperando di raggiungere gli Stati Uniti; l'accordo siglato venerdì tra Messico e USA, infatti prevede la mancata introduzione di dazi da parte degli Stati Uniti sulle merci messicane in cambio di una stretta sull'immigrazione da parte del Paese centramericano. I migranti sudamericani bloccati in Messico, ora temono il rimpatrio: "È molto pericoloso ora viste le nuove politiche sull'immigrazione, quindi non possiamo lasciare il nostro rifugio. Se usciamo rischiamo di finire in prigione e di essere rimandati indietro nel nostro Paese", dice una donna di El Salvador.

Il piano è un successo politico per il presidente americano Donald Trump e un risultato economico per l'omologo Messicano Manuel Lopez Obrador. I due si sono sentiti al telefono prima che quest'ultimo si presentasse a Tijuana per una manifestazione che celebra l'accordo: "A Trump ho detto che da qui gli mostro non un pugno chiuso ma una mano aperta e franca, reiteriamo la nostra disposizione all'amicizia, al dialogo , alla collaborazione", ha detto Obrador.

L'accordo Messico Stati Uniti prevede tra l'altro l'invio della guardia nazionale al confine sud per bloccare i migranti, leggi più stringenti contro i trafficanti d'uomini e che i messicani richiedenti asilo negli USA aspettino in patria di essere ammessi. 

"Bene l'accordo, ora lo applichiamo", ha detto Trump. Se gli impegni non verranno rispettati, Washington è pronta a reintrodurre i dazi del 5 % su 300 miliardi di dollari di merci messicane che sarebbero dovuti scattare da questo lunedì.