Elezioni in Spagna: vincono Psoe e indipendentisti catalani

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Diritti d'autore  REUTERS/Yves Herman/File Photo
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Di Paola Cavadi
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Il Psoe ottiene 20 seggi, una dota che fa sperare MAdrid in ruoli di alto livello istituzionale. Ma a vincere son anche gli indipendentisti catalani: un seggio a Junqueras, leader di Esquerra Repubblicana in carcere, e uno a Puigdemont, l'ex presidente della Generalitat in esilio.

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I risultati del voto spagnolo non lasciano spazio a dubbi: il vincitore è il partito socialista di Pedro Sanchez, una vittoria che conta anche per il gruppo dei socialdemocratici europei, a cui la Spagna porta in dote un una squadra di 20 deputati. Il governo di Madrid proverà a far contare il suo peso specifico,

"Dobbiamo costruire un'Europa più democratica, più vicina alle persone, con abbia un peso maggiore - commenta il ministro degli Esteri nonchè numero uno del Psoe al parlamento europeo Josep Borrell - in modo da proteggere i cittadini e offrire loro nuove opportunità nel mondo in cui vivremo".

20 seggi in tutto per i socialisti, che lasciano il Partito Popolare a quota 12 deputati. Ciudadanos 7 seggi, mentre Podemos perde e resta con 6 deputati a Strasburgo. Nel magro risultato della destra spagnola, l'estrema destra di Vox ottiene 3 scranni.

Anche i partiti indipendentisti catalani hanno raggiunto il loro obiettivo. Ottengono un seggio, sia il numero uno di Esquerra RepubblicanaJunqueras, in carcere, e l'ex presidente della Generalitat Carles Puigdemont, benche non sia chiaro se potrà ricoprire quel ruolo, visto i carichi pendenti con la giustizia spagnola.

"Il diritto fondamentale al suffragio passivo, il diritto alla libertà di associazione e partecipazione - ha detto Puigdemont - sono diritti molto importanti nell'Unione Europea. Se aggiungiamo il fatto che abbiamo vinto le elezioni in Catalogna, penso che sia abbastanza chiaro che niente puo impedire l'esercizio di un diritto sostanziale".

Per Ana Lázaro, inviata di Euronews a Bruxelles: "A livello europeo si delinea una sfida tra catalani: da una parte l'indipendetista Puigdemont che sta tentanto di capitalizzare il successo elettorale anche a livello diplomatico, dall'altro il socialista Borrell, che farà gli interessi di Madrid. Con i voti ottenuti i socialisti sperano di ottenere ruoli di alto livello nell'istituzioni europee".

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