Pacco bomba a Lione, la polizia fa appello ai testimoni

Pacco bomba a Lione, la polizia fa appello ai testimoni
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Di Cinzia RizziSimona Zecchi
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Il DNA individuato sui reperti utilizzati, non era indicato nel data base nazionale e quindi gli esami hanno prodotto un nulla di fatto al momento.

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Le indagini della polizia sono andate avanti per tutta la notte a Lione, in Francia, dove venerdì pomeriggio è esploso un ordigno che ha ferito 13 persone: 8 donne, 4 uomini e una bambina di dieci anni. Le ferite sono di lieve entità, undici di loro sono stati ricoverati. La bimba e altri feriti sono già stati dimessi. Altri devono essere operati, perché vengano estratte le schegge. L'inchiesta è stata affidata alla procura antiterrorismo. Si è recato sul luogo dell'attacco anche il Ministro dell'Interno francese Christophe Castaner.

Tuttavia novanta inquirenti e 30 tecnici della polizia scientifica, mobilitati per le indagini sull'attentato non bastano ancora. Nonostante il grande spiegamento, infatti, gli inquirenti non riescono ancora a isolare le tracce dell'attentatore. Il DNA individuato sui reperti utilizzati, non era indicato nel data base nazionale e quindi gli esami hanno prodotto un nulla di fatto al momento. Tra le poche cose accertate la "una minima quantità di esplosivo, il perossido di acetone, trovato sul luogo dell'attentato che ha causato 13 feriti in modo lieve tra cui una bambina.

Il sospetto in bicicletta

Gli inquirenti pensano che a originare la deflagrazione sia stato un pacco-bomba, contenente chiodi e batterie, lasciato da una persona davanti a una panetteria e provvisto di un detonatore a distanza.

Il sospetto in fuga, ripreso dalle telecamere di videosorveglianza, è un uomo sulla trentina, vestito con dei bermuda verde chiaro e una maglia verde scuro, con il viso coperto da occhiali da sole e un cappellino con visiera. Sarebbe arrivato sul luogo dell'esplosione e ripartito a bordo di una bicicletta. Le telecamere hanno ripreso l'uomo, mentre posa verso alle 17.27 un sacchetto di cartone davanti alla boulangerie della catena "Brioche Dorée" di rue Victor Hugo, una strada pedonale e piena di negozi, nel centro della città transalpina. Poco più di un minuto dopo, il pacco esplode. Le forze dell'ordine hanno lanciato un "appello a testimoni" a livello nazionale.

Movente ancora sconosciuto

Secondo la stampa francese, la pista di una vendetta contro la panetteria sarebbe da scartare. La volontà sembrerebbe, infatti, quella di ferire o uccidere i passanti. La paura è che l'uomo possa colpire ancora. Al momento restano aperte: la pista di un attentato di matrice islamica; di un atto perpetrato dall'estrema destra o dall'estrema sinistra; di un attacco di un cosiddetto "ultra-jaune", un esponente dei gilet gialli.

REUTERS/Emmanuel Foudrot

Gli investigatori  hanno tracciato il percorso del sospetto, grazie alle oltre 500 telecamere di videosorveglianza, installate nel centro della città. "Sappiamo che l'uomo è arrivato in bicicletta, ha lasciato un pacco per terra e se n'è andato", ha dichiarato Hubert Julien-Laferrière, deputato di La République En Marche, della seconda circoscrizione del dipartimento del Rodano. Le tracce del sospetto - secondo quanto annunciato dal procuratore di Parigi. Rémy Heitz - si perdono sulla strada del ritorno, lo stesso percorso fatto dall'uomo all'andata, sul Quai Claude Bernard, nei pressi dell'Università.

REUTERS/Emmanuel Foudrot

Intanto la polizia ha fatto appello ai testimoni  diffondendo la fotografia del sospetto con la speranza di ottenere maggiori informazioni per individuarlo.

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