Gilet gialli: cortei, raduni e pic-nic di protesta

Gilet gialli atto 15esimo, sotto gli slogan "tsunami giallo" e "non molliamo", scelti per due dei raduni parigini.
Nella capitale francese i gilet gialli, mobilitati per il 15esimo sabato consecutivo, sfilano in centro per chiedere maggiore giustizia sociale e più potere d'acquisto per le classi medio basse.
I numeri sono in calo e ognuno dà la sua lettura. "Credo che venga usata la paura per scoraggiare la partecipazione. Potevamo essere di più. C'è gente che ci supporta ma che resta a casa perché ha paura", è convinto un manifestante.
Un altro ritiene che Macron si sia appropriato del lavoro della piazza: "Questa mobilitazione è fondamentale perché Macron ci sta totalmente ignorando. Lui organizza il grande dibattito ma il grande dibattito appartiene a noi: lo abbiamo cominciato il 17 novembre e lui lo utilizza per i suoi fini politici, che sono dannosi".
Come di consueto la protesta interessa diverse città: tra queste Lione, Tolosa, Bourdeaux, Lille e Clermont-Ferrand dove 12 persone sono state fermate. Col bel tempo pic nic di protesta fuori al castello di Chambord nella Loira, quello dove Macron ha festeggiato il suo compleanno.
Uno dei capi più barricaderi della protesta, Eric Drouet, ha cercato di avvicinare, senza esito, il presidente francese Emmanuel Macron all'inaugurazione del salone dell'agricoltura, dicendo che il dialogo è interrotto da tempo.
Lo scorso sabato i manifestanti furono 41mila; il primo sabato di manifestazioni erano 280mila.