Le Corbusier pittore: una mostra inedita sul Maestro del modernismo

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Per la prima volta in Italia nelle sale del Museo Nivola di Orani in Sardegna

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Per la prima volta in Italia gli straordinari disegni di Le Corbusier già nella collezione Nivola, grazie a un progetto della Fondazione di Sardegna e della Fondazione Nivola nell’ambito di “AR/S - Arte condivisa in Sardegna”.

La mostra "Le Corbusier. Lezioni di modernismo", al Museo Nivola di Orani in Sardegna, è quasi un inedito: "Le Corbusier è normalmente apprezzato come  grande architetto - spiega il responsabile del progetto espositivo, Franco Carta, della Fondazione di Sardegna - alla base del suo lavoro di pittore sta una produzione grafica ricchissima e tuttora poco conosciuta. Per questo motivo, la mostra è ancora più interessante".

I disegni di Le Corbusier in Italia. Le Corbusier non è solo il più grande architetto del Novecento, ma anche un eccezionale artista visivo, che, partito dalle geometrie del periodo purista (dal 1918 alla seconda metà degli anni Venti), ha sviluppato, attraverso il contatto con l’atmosfera surrealista e la lezione di Picasso e Léger, un linguaggio sintetico di grande potenza e suggestione.

La mostra al Museo Nivola di Orani. Da un corpus di oltre 300 opere, ne sono state selezionate 64, riunendo per la prima volta i segmenti della raccolta oggi divisa tra Europa e America.

Questi disegni - dice la presidente della Fondazione Nivola, Giuliana Altea - costituivano una riserva di immagini cui Le Corbusier attingeva non solo per i dipinti ma anche per gli arazzi e le pitture murali, in accordo con quell’idea di “sintesi delle arti”, di fusione fra arte e architettura, così importante nella sua opera.”

La mostra esplora da un lato l’universo creativo del maestro del modernismo, dall’altro getta luce su un episodio della sua biografia - il rapporto con Costantino Nivola - ricco di conseguenze su diversi aspetti della sua opera.

Come osserva la direttrice del museo Nivola, Antonella Camarda “è affascinante pensare che questa collezione contenga quanto Le Corbusier, all’indomani della guerra, pensava valesse la pena di portare con sé nei suoi viaggi, di salvare dalle rovine del vecchio mondo.

Le Corbusier e Nivola. Nel 1946 Le Corbusier, a New York come membro del team internazionale di architetti incaricato della progettazione del Palazzo delle Nazioni Unite, incontra Nivola e allaccia con lui un rapporto di amicizia destinato a durare tutta la sua vita. Lo studio dell’artista più giovane nel Greenwich Village e la sua casa di Long Island, dove Corbu è spesso ospite, offrono un gradito rifugio dalle tensioni che accompagnano il suo lavoro con l’équipe delle Nazioni Unite.

L’insegnamento di Corbu è determinante per Nivola, che si accosta al modernismo, abbandonando il suo precedente stile espressionista. I disegni che Le Corbusier porta con sé da Parigi o realizza in America costituiranno per lui un vademecum di spunti e soluzioni formali, ma soprattutto un esempio di rigore progettuale e di libertà creativa. Attraverso quei fogli Nivola ricorderà di aver imparato “le regole del gioco, il più bel gioco che l’uomo abbia mai inventato, il gioco dell’arte”.

La scoperta del sandcasting. Ma è anche Le Corbusier ad imparare qualcosa da Costantino Nivola. Nel 1951, sulla spiaggia di Long Island, Le Corbusier sperimenta sull’esempio di Nivola la tecnica del sandcasting (calco in gesso da una matrice in sabbia), con la quale realizza alcune sculture. Questa esperienza è testimoniata in mostra da due bronzi tratti dai sandcast oggi perduti, uno dei quali raffigura la Main ouverte, la mano aperta simbolo di pace, prosperità e comunione tra gli uomini. La scoperta del sandcasting contribuisce a far maturare in Le Corbusier una diversa concezione delle superfici in cemento e del rapporto tra scultura e architettura, che troverà espressione nei suoi edifici degli anni Cinquanta.

Il progetto espositivo. Nato da un progetto congiunto della Fondazione di Sardegna e della Fondazione Nivola nell’ambito del ciclo “AR/S - Arte condivisa in Sardegna”, il progetto espositivo è sostenuto dall’Assessorato del turismo, artigianato e commercio della Regione Sardegna e si avvale dell’importante collaborazione della Fondation Le Corbusier.

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