Reportage a 360°: Ucraina, dove la normalità è un campo minato

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Di Natalia Liubchenkova
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Ogni giorno qualcuno in Ucraina rimane ferito o ucciso nell'esplosione di residuati bellici lasciati dal conflitto fra Kiev e i separatisti. Le operazioni di sminamento sono condotte da Ong che informano anche i civili dei pericoli.

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Siamo nell'Ucraina dell'est, una delle regioni più pericolose al mondo per i civili, a causa delle mine e di altri ordigni inesplosi lasciati dal conflitto in corso.

Dal 2014 fra le 1.700 e le 1.900 persone, il 42% delle quali civili, sono rimaste uccise o ferite nell'esplosione di residuati bellici lasciati dal conflitto fra Kiev e i separatisti.

Più di 2 milioni di cittadini ucraini, tra cui 220mila bambini, rischiano la vita tutti i giorni per portare avanti la loro routine giornaliera in zone infestate da mine o residuati bellici secondo l'ufficio preposto delle Nazioni Unite (OCHA).

In questo video a 360° incontriamo alcuni residenti della zona colpita dal conflitto che ci narrano le loro esperienze e vediamo le varie tappe dello sminamento da parte di Ong come Halo Trust, la maggiore organizzazione umanitaria impegnata in questo tipo di operazioni nell'Ucraina orientale, e la Swiss Foundation for Mine Action, operativa nel paese dai primi mesi del 2015.

Ukraine: Landmine clearance and mine risk education

Siamo nel villaggio di Ozerne, nella regione orientale di Donetsk. Mykola Zadorozhniy è vicino di casa di Korolyova, raccoglitore di funghi che lavora come addetto alla sicurezza presso la locale stazione di pompaggio dell'acqua. Ricorda di aver trovato munizioni inesplose vicino al suo posto di lavoro e vicino casa.

"Ho visto due "Grads" (razzi da 122 mm) nella foresta. E proprio qui....vicino alla quercia, abbiamo trovato il dispositivo di un lanciagranate"

Quando lavorava nei campi, Mykola ha rischiato la morte: "Stavo seminando semi di girasole e potevo vedere le tracce lasciate dal mio trattore. Mi sono voltato indietro e ho visto un missile da 70cm lì per terra, proprio tra i cingoli della seminatrice. Il giorno dopo è stato portato via".

Meno di 3 euro per interrare una mina, quasi mille euro per rimuoverla

Gli abitanti del villaggio hanno raccontato degli oggetti sospetti rinvenuti agli esperti della Ong HALO Trust. Opera con il permesso del governo ucraino ed è sostenuta finanziariamente da diversi paesi dell'Unione Europea: Germania, Norvegia, Finlandia, Paesi Bassi, Belgio, Regno Unito, Repubblica Ceca e Dipartimento di Stato americano.

Secondo gli esperti, la posa di una mina costa circa 2,5 euro, mentre la sua bonifica viene a costare circa 900 euro. Si stima che l'Ucraina avrà bisogno di almeno 15 anni per bonificare tutto il territorio dalle mine antiuomo, anticarro, dai missili inesplosi e da altri residuati bellici esplosivi.

Si stima che l'Ucraina avrà bisogno di almeno 15 anni per bonificare tutto il territorio dalle mine antiuomo, anticarro, dai missili inesplosi e da altri residuati bellici esplosivi.

Si tratta solo di una previsione: date le precarie condizioni di sicurezza, nessuna delle tre Ong possono operare direttamente sulla linea di contatto né sui territori occupati dai separatisti. Qui la situazione potrebbe essere ben peggiore.

"Abbiamo contato circa 200 campi minati in tutta la regione di Luhansk e Donetsk, ma ovviamente sono molto di più in realtà", dice il direttore regionale di HALO Trust per l'Europa, Nick Smart, in un'intervista a Euronews. Tuttavia, continua Smart, "di recente abbiamo avuto successo nell'accedere alla zona cuscinetto a 15 chilometri dalla linea di contatto. Stiamo penetrando nelle comunità più colpite lungo quelle aree".

Lo sminamento a mano è un'indagine meticolosa su ogni centimetro di superficie piana, condotta da un deminer dotato di rivelatori. L'utilizzo della apparecchiatura è un'alternativa al lavoro manuale quando questo si rivela inefficace o impossibile: per esempio in caso di collina, tumulo, fossa o area densamente contaminata.

Come si smina il terreno (sperando non sia congelato)

Un veicolo con a bordo un operatore scava in primo luogo il terreno. Per motivi di sicurezza, in questa fase del lavoro non può essere presente nessun altro: gli osservatori sono confinati in un bunker a 100 metri di distanza.

Poi il terreno viene caricato e portato in un'area d'ispezione. Qui viene controllato manualmente dagli sminatori. Il tempo gioca un ruolo decisivo: quando il terreno è molto ghiacciato lo scavo è impossibile e le ricerche vengono sospese.

Tuttavia, con l'avanzare delle stagioni, il lavoro continua. La popolazione locale è impaziente che il lavoro finisca e circolano voci sul perché il tutto richieda così tanto tempo: alcuni speculano dicendo che gli sminatori stiano scavando alla ricerca di tesori storici, altri pensano che stiano preparando nuove fortificazioni di difesa per un'escalation del conflitto.

A gennaio le temperature si aggirano intorno ai -10°C, il vento è penetrante. In media, un esperto di sminamento può coprire da 10 ai 40 metri quadrati al giorno, a seconda del metodo e delle condizioni meteorologiche. Di solito, la squadra è composta da 13 membri: un caposquadra, il suo assistente, un autista, due paramedici e sette sminatori. Ci vogliono almeno cinque settimane di training per poter iniziare a lavorare.

La maggior parte degli sminatori viene reclutata dalle comunità locali. In molti, all'inizio, rifiutavano un lavoro così pericoloso ma la comunità e l'esperienza positiva di chi aveva accettato prima ha convinto poco a poco tutti gli altri. Oggi, circa il 15% degli sminatori di The Halo Trust sono donne. Guadagnano circa 380 euro al mese, più della media della regione, e finora non hanno subito nessun grave incidente. "Tutte le mine trovate sono state progettate in epoca sovietica", dice Yuri Shahramanyan, project manager di HALO Trust. Le TM-62 sono quelle più comuni in Ucraina orientale.

Insegnare alla popolazione come stare lontano dai rischi

Gli elementi esplosivi possono celarsi non solo nei campi, ma anche in giocattoli, telefoni cellulari o altri oggetti. Spiegare alla popolazione locale come comportarsi in una zona potenzialmente pericolosa o in caso di ferimento è un modo di salvare altre vite umane. Gli esperti della Fondazione svizzera per l'azione contro le mine (FSD) e i loro colleghi di altre due organizzazioni vanno in giro per la regione a dare lezioni sui rischi delle mine: questo ha contribuito a diminuire il numero di vittime dal picco di tre anni fa.

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L'organizzazione, finanziata principalmente dal governo canadese e dall'UNICEF, ha già raggiunto 170mila persone di diverse comunità.

"Quando abbiamo iniziato la nostra attività nel 2015 abbiamo lavorato molto sui bambini e ora ci stiamo concentrando sugli adulti", dice Olena Krivova della FSD. "Il nostro target di riferimento sono persone che affrontano la minaccia degli ordigni inesplosi mentre svolgono quotidianamente le loro mansioni: lavoratori dell'azienda elettrica, agricoltori, lavoratori delle aziende idriche....".

Fino al 2014 la possibilità di una guerra era qualcosa di inimmaginabile per le persone che vivono in Ucraina orientale. Nessuno sapeva molto di esplosivi o armi. Ora i conducenti di trattori di una grande azienda agricola situata vicino a Mariupol sanno che le mine anticarro possono essere attivate con un peso di 150 kg. Ma sanno altresì che conviene non arrischiarsi e non calpestarle in ogni caso perché sotto potrebbe celarsi un altro detonatore, ben più sensibile: la chiamano una mina "con sorpresa". Neanche a dirlo può causare danni letali.

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