secondo la difesa, Whelan - che rischia fino a 20 anni di carcere - non era consapevole di star entrando in possesso di segreti di stato
La giustizia russa ha negato il rilascio su cauzione per Paul Whelan, l'ex marine statunitense che lo scorso 28 dicembre fu arrestato al Metropol Hotel di Mosca con l'accusa di spionaggio, in un caso i cui contorni restano ancora largamente sconosciuti all'opinione pubblica.
Secondo l'accusa, al momento dell'arresto Whelan - che è in possesso della cittadinanza canadese, irlandese e britannica, oltre che statunitense - aveva appena ricevuto una chiavetta Usb contenete segreti di stato da un cittadino russo che lo aveva raggiunto nella camera d'Hotel: una circostanza confermata dal suo avvocato Vladimir Zherebenkov. "Si - ha detto Zherebenkov a Euronews - gli è stata data una chiavetta USB con alcune informazioni che costituivano segreto di stato. Ma Paul sostiene che si aspettava di ricevere alcuni documenti personali su quella chiavetta. Così lui non ha mai ritenuto e non sapeva che queste informazioni costituissero un segreto di stato. Questo, lo confermo, ha davvero il diritto di sostenerlo. E posso anche informarvi che l'indagine non ha ancora smentito il suo punto di vista".
Secondo l'avvocato, "soltanto il 5% degli argomenti dell'accusa al momento sono noti alla difesa". Se dovesse essere condannato Wheland rischia di scontare fino a 20 anni di carcere.