Il presidente russo ha accusato i leader europei di non avere un "programma pacifico", dicendo che se iniziassero una guerra Mosca sarebbe pronta
Se l'Europa vuole iniziare una guerra, la Russia è "pronta fin d'ora". Lo ha dichiarato martedì il presidente russo Vladimir Putin, intervenuto a un forum sugli investimenti a Mosca.
Putin ha accusato gli europei di non avere un "programma pacifico" e ha detto che l'Europa è "dalla parte della guerra", riferendosi al sostegno occidentale all'Ucraina.
"Se l'Europa decide di entrare in guerra con la Russia e inizia effettivamente una guerra, potrebbe verificarsi molto rapidamente una situazione in cui Mosca non ha più nessuno con cui negoziare", ha aggiunto il presidente russo.
Secondo Putin, i governi europei "si illudono" di imporre alla Russia una sconfitta strategica.
Putin ha anche affermato che le richieste europee di porre fine all'invasione dell'Ucraina non sono "accettabili" per Mosca.
Il presidente ha ribadito ancora una volta la posizione del Cremlino: negoziare solo con l'amministrazione statunitense e non permettere ai leader europei di sedersi al tavolo, sostenendo che stanno "ostacolando" gli Stati Uniti e il presidente Donald Trump nei loro tentativi di "raggiungere un accordo di pace attraverso i colloqui".
Mosca ha anche rifiutato di negoziare con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
La Russia "si sta creando l'opzione" di entrare in guerra contro la Nato
I funzionari tedeschi hanno recentemente avvertito che si aspettano che la Russia sia pronta ad attaccare la Nato nel 2029.
Il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, ha dichiarato che nuove valutazioni di intelligence mostrano che Mosca si sta preparando all'opzione di un futuro attacco contro l'Ue e la Nato.
"I nostri servizi di intelligence stanno lanciando avvertimenti urgenti: come minimo, la Russia si sta creando l'opzione di condurre una guerra contro la Nato entro il 2029", si legge nella dichiarazione del ministero degli Esteri tedesco.
"Dobbiamo scoraggiare ulteriori aggressioni russe, insieme ai nostri partner e alleati", ha aggiunto la dichiarazione.
I Paesi europei hanno registrato un'impennata di attività sospette legate alla Russia e di attacchi ibridi orchestrati da Mosca, tra cui attacchi informatici, tentativi di sabotaggio e incursioni di droni e missili nello spazio aereo europeo della Nato.
Droni non identificati hanno causato la chiusura di aeroporti nei Paesi baltici e in quelli dell'Europa orientale, oltre che in Belgio e Germania. Anche i caccia russi hanno attraversato lo spazio aereo estone.
Il Commissario europeo per la Difesa, Andrius Kubilius, ha dichiarato martedì a Euronews che le sospette provocazioni della Russia - tra cui le incursioni dei droni e il recente bombardamento di una linea ferroviaria polacca - stanno cambiando le dottrine di guerra.
"Quello che abbiamo visto da un punto di vista tecnico è che non abbiamo sufficienti capacità di rilevamento, non abbiamo mezzi efficaci dal punto di vista dei costi per distruggere i droni".
Kubilius ha anche ammesso che la risposta dell'Ue rimane inadeguata.
"Questo dimostra che il nostro modo di prepararci, di cambiare la nostra comprensione delle moderne dottrine di guerra, non è ancora al livello richiesto".