Gaza: per i cristiani della Striscia

Alcune centinaia di cristiani della Striscia di Gaza non potranno quest'anno dirigersi in Cisgiordania a Betlemme per celebrare il Natale. E' una condizione che si pone da tempo per i cristiani della Striscia dall'età che varia tra i 16 e i 35 anni. Ecco quindi che in queste ore, proprio chi non potrà recarsi a Betlemme, si riunisce a Gaza, presso l'Associazione dei Giovani Cristiani, per una cerimonia sotto l'albero per festeggiare la Natività.
"Il Natale è molto importante in tutto il mondo... Perché? Dio ha donato amore al mondo intero a Natale in particolare per salvarlo dalle guerre e dai problemi e per far si che regni la pace", afferma l'arcivescovo della chiesa greca ortodossa.
"Abbiamo fatto tutti richiesta per partecipare alle preghiere nella Chiesa della Natività di Betlemme, ma a centinaia di persone è stato impedito di andare con pretesti relativi alla sicurezza", riferisce Elias Jelda dell'Associazione dei Giovani cristiani.
Secondo fonti della chiesa di Gaza, infatti, quest'anno soltanto 200 sono stati i permessi rilasciati contro i 300 dello scorso anno, che hanno riguardato tuttavia soltanto persone di età superiore ai 55 anni.
La testimonianza dello scrittore Sohail Tarazy è oltremodo significativa al riguardo:
"Israele mi ha proibito di viaggiare ogni anni cerco di ottenere il permesso di andare per poter pregare presso la chiesa della natività - sono dieci anni che ci provo.. ma sto ancora aspettando una risposta".
Una persecuzione, secondo lo scrittore e giornalista, che avviene ogni giorno ma che a Natale si fa più aspra.