Gli studenti di Francia in piazza

La tempesta gialla che infuria sulla Francia infiamma anche gli studenti delle superiori scesi in piazza a Lione e nel resto del Paese. Li hanno fronteggiati guardinghi reparti di polizia pronti all'uso dei lacrimogeni.
Nicolas Kemoun, professore di francese: "Ci rendiamo conto che le riforme varate l'anno scorso per le superiori e quello che si annuncia con la riforma dell'esame di maturità rischiano ancora di più di creare una crescente disuguaglianza, questo è il contesto ed è il momento per ottenere qualcosa".
Diverse migliaia di studenti hanno sfilato a Parigi. "Macron démission!", 'Macron dimissioni', è stato uno degli slogan più ripetuti nel corso di una manifestazione relativamente pacifica, la prima a Parigi dopo cinque giorni ininterrotti di mobilitazione studentesca nel resto del Paese.
E' una mobilitazione sempre più forte che si somma a quella dei gilet gialli. Anche qui la "coreografia" dei cassonetti incendiati non manca.
Il clima di violenza spinge la polizia anche a soluzioni estreme con le manette o le mani in testa per un centinaio di ragazzi fatti inginocchiati nel fango e che hanno pure ricevuto qualche commento impertinente da un poliziotto.
Il ministro dell'Istruzione, Jean-Michel Blanquer, si è detto "scioccato" dalle immagini. Il ministro ha tuttavia invitato a tenere in considerazione il "contesto" di violenze dell'operazione.