Italia: calo delle nascite strutturale, sotto mezzo milione nel 2017

Italia: calo delle nascite strutturale, sotto mezzo milione nel 2017
Di Gioia Salvatori
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L'ultimo rapporto Istat disegna un Paese di culle vuote. La frenata riguarda anche gli immigrati

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Un calo demografico che dura da 10 anni e che ora, è diventata strutturale.

Meno 120mila nati rispetto al 2008

Nel 2017 in Italia sono stati iscritti all'anagrafe per la nascita, poco meno di mezzo milione di bambini, 458.151, 15mila in meno rispetto al 2016 e ben 120mila in meno rispetto al 2008

È scritto nel rapporto Istat relativo allo scorso che dipinge un Paese dove un bebè è una rarità. 

Meno un milione di donne in età fertile

Una delle cause del crollo delle nascite è la diminuzione della popolazione femminile tra i 15 e i 49 anni, con 900.000 donne in meno rispetto al 2008. Così si spiegano, scrive l'Istat, quasi i tre quarti delle minori nascite. Il resto lo fa il contesto economico e sociale e se una volta ad aiutare il popolo italiano ad esistere ci pensavano i migranti ora non è più così perché la frenata riguarda anche i nati da genitori stranieri: meno 2000 rispetto al 2016, sempre, negli ultimi anni, appena sotto i 70mila nati. 

Le province con il più alto tasso di natalità sono Trento e Bolzano.

In Europa l'Italia è ultima

In Europa, secondo l'ultima statistica Eurostat, l'Italia era ultima per nascite con 7,8 nati ogni 1000 abitanti, quasi doppiata dall'Irlanda, prima della lista, con 13,5 nati ogni mille abitanti, e seguita a ruota da Svezia, Regno Unito e Francia.

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