Italia: la Camera approva in via definitiva il decreto sicurezza

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Di Antonio Michele Storto
Italia: la Camera approva in via definitiva il decreto sicurezza

Il decreto sicurezza è legge: con 99 contrari e 396 favorevoli - a cui stavolta si aggiungono anche FI e FdI - passa in via definitiva alla Camera la "corazzata" legislativa di Matteo Salvini, che con questo pacchetto intende realizzare una stretta sulla criminalità e soprattutto sull'immigrazione, non soltant clandestina ma anche su quella regolare.

Tra i punti più discussi e controversi, la cancellazione dei cosiddetti permessi umanitari, una delle tre forme di protezione che potevano finora essere accordate ai migranti in territorio italiano: al suo posto, il dl introduce una serie di permessi speciali - come ad esempio quelli per le calamità nel paese d'origine - con durata massima dimezzata. A raddoppiare invece - da 90 a 180 giorni - è il tempo massimo di permanenza nei Centri di rimpatrio.

Si allunga la lista dei reati che comportano la perdita della protezione internazionale, che ora include anche le minacce a pubblico ufficiale, il furto aggravato, in abitazione o con strappo.

Ma il punto più contestato riguarda il depotenziamento del Sistema di accoglienza diffusa gestito dai Comuni - il cosiddetto Sprar - al quale potranno accedere solo coloro che sono già titolari di protezione, mentre i richiedenti saranno trasferiti nei nei centri di accoglienza ordinari.

Misure che secondo i critici, non faranno altro che incentivare l'illegalità e l'immigazione clandestina, specie considerando che proprio lo Sprar, a ben vederem, ha riportato fino ad oggi gli esiti migliori in termini di integrazione sul territorio.