Francia, weekend a rischio paralisi per la protesta dei "gilet gialli"

La Francia si prepara ad affrontare un weekend che potrebbe rivelarsi critico: a partire da sabato mattina, infatti, il movimento dei Gilet gialli, un gruppo auto-organizzato nato per protestare contro il caro benzina, promette di paralizzare la circolazione in tutto il paese.
A Calais, nel nord, un centinaio di attivisti si sono riuniti già da giovedì sera per iniziare ad organizzarsi. "Staremo per le strade e faremo capire al governo che siamo stufi di tutto questo - spiega Kevin Dujardin, uno dei leader della protesta nella città settentrionale - e che è arrivato il momento di abbassare le nostre tasse,aumentare i nostri stipendi e soporattutto di piantarla con le promesse vuote. »
"Bloccheremo grandi strutture come gli ipermercati - gli fa eco Yohan Delattre, un altro dei capi del movimento a Calais - dove la gente fa la spesa, fa rifornimento di carburante e un gran gettito fiscale è ricavato dallo Stato. E infatti, bloccando questi luoghi, blocchiamo anche lo Stato, blocchiamo il denaro che entra nelle casse statali. Soprattutto sui carburanti. Ci saranno molte persone. Qui a Calais contiamo sulle auto, ce ne sono circa 160 annunciate ma anche altre ne arriveranno. E dunque, poniamo il caso che ci siano 3, 4 o anche 5 manifestanti per auto: credo che solo qui arriveremo a superare i 1.000 partecipanti».
Secondo le stime della polizia, oltre 1500 manifestazioni sono attese in tutto il territorio francese: oltre agli ipermercati, il movimento intende bloccare strade, ferrovie, aeroporti e tutto il resto della rete infrastrutturale, cercando di ricorrere a metodi di protesta che non costituiscano tecnicamente reato, come l'ingolfamento del traffico nelle rotonde.
Se la chiamata dovesse avere successo, la Francia potrebbe trovarsi di fatto paralizzata: nel qual caso, c'è gié chi parla di proseguire a oltranza per il resto del weekend e della settimana.