Francia, tra i Gilet Gialli che hanno bloccato il traffico a Lione

Francia, tra i Gilet Gialli che hanno bloccato il traffico a Lione
Di Euronews
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nonostante l'afflusso perfino maggiore, rispetto alle attese, i manifestanti hanno optato per una presenza defilata, evitando di paralizzare del tutto il traffico

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Givors, autostrada A47, periferia di Lione: siamo in uno degli oltre 2000 siti francesi dove sabato viene è partita la protesta dei Gilt Gialli contro il caro-carburante. Pur senza paralizzare totalmente il traffico, i manifestanti sono arrivati sui luoghi da presidiare fin dalle prime ore del mattino. Di per sé, l'aumento del prezzo alla pompa è relativamente basso (6,5 centesimi per il gasolio e 2,9 per la benzina), ma secondo i capi della protesta il caro-benzina è stato soltanto il detonatore di una protesta che guarda all'aumento a tutto tondo del costo della vita

"Tutti parlano del combustibile - ha detto uno dei dimostranti a Euronews - ma quella è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Si parla di aumenti del gas, dell'energia elettrica, degli oneri sociali per i pensionati".

L'afflusso di dimostranti è stato perfino maggiore rispetto al previsto: sono infatti oltre 2mila i blocchi stradali, a fronte dei 1500 inizialmente annunciati. Secondo il governo francese, l'aumento sui combustibili fossili dovrebbe servire a scoraggiarne l'uso: ma dalle voci che abbiamo raccolto, è chiaro che si tratta di una tesi accolta con molto scetticismo dal movimento. 

Sui luoghi della protesta, il dispositivo di sicurezza è stato massiccio ma defilato: una scelta che ha pagato, visto il basso profilo tenuto finora anche dai dimostranti, che promettono comunque di non fermarsi dopo questa prima giornata di blocco.

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