Francia: il D-Day dei "gilet gialli"

Le autorità francesi invitano gli automobilisti a non mettersi in strada sabato. A poche ore dalla mobilitazione nazionale dei gilet gialli francesi, la loro petizione on line che chiede al Governo di non aumentare ulteriormente il carburante vola verso il milione di firme.
Sono attese 1500 azioni di protesta, tra sit-in, blocchi di strade, autostrade e punti di accesso alle stazioni di servizio. Vestono giubbotti catarifrangenti e si sono organizzati attraverso i social. L'onda gialla ha già superato i confini francesi. In Belgio ci sono le prime manifestazioni.
"Sono stanca", dice una dimostrante, "Vivo con meno del salario minimo. Non faccio più nulla, vivo per pagare la casa e la benzina per andare a lavorare".
"Non se ne può più", afferma un altro manifestante. Questo è un modo per dire al Governo basta, cambiate obiettivo".
Da gennaio 2019 gli ulteriori rincari previsti dal governo, saranno di 6,5 centesimi al litro per il diesel e 2,9 centesimi per la benzina.
"Preferisco tassare il carburante invece del lavoro" dice Emmanuel Macron. Ma dopo le dimissioni del popolare ministro dell'Ambiente Nicolas Hulot, le politiche verdi sotto questa presidenza non convincono abbastanza.