Durante la sua conferenza stampa annuale e il suo call-in show, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che le sue truppe stavano avanzando in Ucraina, il giorno dopo che i leader dell'Ue hanno concordato un prestito di 90 miliardi di euro per Kiev, evitando l'uso dei beni congelati russo
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato venerdì che le truppe di Mosca stanno avanzando sul campo di battaglia in Ucraina, dicendosi fiducioso che gli obiettivi militari del Cremlino saranno raggiunti quasi quattro anni dopo aver ordinato l'invasione totale.
Parlando alla sua conferenza stampa annuale combinata con un call-in show a livello nazionale, Putin ha dichiarato che le forze russe hanno "preso completamente l'iniziativa strategica" e che faranno ulteriori guadagni entro la fine dell'anno.
"Le nostre truppe stanno avanzando lungo tutta la linea di contatto, più velocemente in alcune aree o più lentamente in altre, ma il nemico si sta ritirando in tutti i settori", ha detto Putin ai giornalisti e ai cittadini russi durante l'evento.
La situazione in Ucraina e il piano di pace statunitense
Nei primi giorni dell'invasione su larga scala, nel febbraio 2022, le forze ucraine sono riuscite a sventare il tentativo della Russia di catturare Kiev e hanno spinto le truppe di Mosca fuori da ampie porzioni di territorio.
I combattimenti si sono trasformati in dure battaglie, per lo più nella parte orientale dell'Ucraina, e le truppe di Mosca hanno compiuto ulteriori passi avanti, soprattutto negli ultimi mesi. Putin ha spesso parlato di un'avanzata, anche se è ben lontana dalla vittoria fulminea che molti in Russia si aspettavano.
Putin, che governa la Russia da 25 anni, ha usato l'evento annuale per consolidare il suo potere e per esprimere le sue opinioni sugli affari interni e globali.
Quest'anno, gli osservatori hanno seguito con attenzione le osservazioni di Putin sull'Ucraina e sul piano di pace proposto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Nonostante un'ampia spinta diplomatica, gli sforzi di Washington hanno incontrato ostacoli, soprattutto a causa delle richieste massimaliste di Putin.
A sua volta, Putin ha dichiarato venerdì che Mosca è "pronta e disposta a porre fine a questa (guerra) in modo pacifico", affermando che il Cremlino "non ha davvero visto la disponibilità" di Kiev a negoziare, soprattutto sulla richiesta della Russia di consegnare all'Ucraina ciò che equivale a un quinto del suo territorio.
Le richieste di Mosca per porre fine alla guerra in Ucraina
Putin ha poi ribadito che Mosca è pronta a una soluzione pacifica che affronti le "cause profonde" della guerra, un riferimento all'elenco delle ragioni dell'invasione che il Cremlino ha trasformato in condizioni per un accordo.
All'inizio della settimana il Cremlino ha avvertito che Mosca cercherà di estendere le sue conquiste se Kiev e i suoi alleati occidentali rifiuteranno queste richieste. La Russia vuole che tutte le aree delle quattro regioni chiave catturate dalle sue forze, così come la penisola di Crimea, annessa illegalmente nel 2014, siano riconosciute come territorio russo.
Putin ha anche insistito affinché l'Ucraina si ritiri da tutto il Donbass - l'area che comprende le regioni di Donetsk e Luhansk nell'Ucraina orientale - che le forze di Mosca non hanno ancora conquistato del tutto. Kiev ha respinto tutte queste richieste, affermando che il territorio ucraino, come definito dalla sua costituzione, non può essere legalmente ceduto.
Il Cremlino ha anche insistito affinché l'Ucraina abbandoni la sua richiesta di adesione alla Nato e ha avvertito che non accetterà il dispiegamento di truppe dei membri della Nato, considerandoli "obiettivi legittimi".
Putin ha anche ripetutamente affermato che l'Ucraina deve limitare le dimensioni del suo esercito, un'altra delle sue richieste avanzate dall'inizio della guerra totale, quando ha dichiarato che l'obiettivo della Russia era quello di "smilitarizzare" l'Ucraina.
L'Ucraina ha ancora bisogno di garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti
Kiev e i suoi alleati hanno in gran parte visto le richieste come una possibile tattica di stallo e hanno affermato che accettarle consentirebbe alla Russia di lanciare un'altra invasione dopo aver consolidato le perdite e migliorato la sua economia in difficoltà.
Alla domanda di questa settimana se l'Ucraina potrebbe abbandonare la sua candidatura alla Nato, il presidente Volodymyr Zelensky ha detto che la "posizione del suo Paese rimane invariata". "Gli Stati Uniti non ci vedono nella Nato, per ora", ha detto Zelensky. "I politici cambiano".
Rispondendo a una domanda di Euronews durante il vertice del Consiglio europeo di giovedì a Bruxelles, Zelenskyy ha affermato che la Russia sta cercando di escludere l'Unione europea non solo dai negoziati diplomatici ma anche da qualsiasi futura garanzia di sicurezza per l'Ucraina.
I leader europei hanno promesso di proteggere l'Ucraina dalla Russia in futuro, anche con mezzi militari, durante un incontro a Berlino lunedì. Ma l'impegno dell'Europa, anche legalmente vincolante, ad assistere l'Ucraina in caso di un futuro attacco russo, non può sostituire le garanzie di sicurezza degli Stati Uniti per l'Ucraina, ha aggiunto Zelensky.
"Non crediamo che l'Europa debba sostituire gli Stati Uniti d'America. E, naturalmente, la pensiamo allo stesso modo sulle garanzie di sicurezza degli Stati Uniti d'America, che saranno simili all'articolo 5 e non avranno bisogno del sostegno europeo", ha dichiarato il presidente ucraino.
La guerra di logoramento della Russia attraverso la linea del fronte e gli attacchi alle strutture energetiche, alle città e ad altri obiettivi civili dell'Ucraina con decine di droni e missili fanno parte di una strategia più ampia per indurre Kiev alla resa.
Il prestito di riparazione dell'Ue all'Ucraina
Venerdì i leader dell'Unione Europea hanno concordato di fornire all'Ucraina un prestito senza interessi di 90 miliardi di euro per il 2026 e il 2027, ma non sono riusciti a utilizzare i beni russi congelati per raccogliere i fondi dopo che il Belgio ha sollevato problemi legali e finanziari.
Il piano prevedeva l'utilizzo di alcuni dei 210 miliardi di euro di beni russi congelati in Europa, soprattutto in Belgio, ma primo ministro belga Bart De Wever ha ripetutamente respinto l'idea, citando il timore di ritorsioni da parte di Mosca.
Ma i leader hanno lavorato fino a giovedì sera per cercare di rassicurare il Belgio che sarebbe stato protetto. Mentre i colloqui si impantanavano, il blocco alla fine ha optato per prendere in prestito il denaro sui mercati dei capitali.
De Wever aveva respinto lo schema in quanto legalmente rischioso, avvertendo che avrebbe potuto danneggiare Euroclear, la camera di compensazione finanziaria con sede a Bruxelles dove sono custoditi 193 miliardi di euro di beni congelati.
Putin ha commentato che l'utilizzo dei beni russi per aiutare Kiev equivarrebbe a una "rapina", aggiungendo che la mossa spaventerebbe gli investitori, "infliggendo non solo un colpo d'immagine ma minando la fiducia nell'eurozona".
I beni congelati rimarranno bloccati fino a quando la Russia non pagherà le riparazioni di guerra all'Ucraina, che sono state stimate in oltre 600 miliardi di euro.