È stato respinto dalla Corte d'Appello dell'Aquila il ricorso contro l'ordinanza del Tribunale dei minori, che ha disposto l'allontanamento dei tre bambini della famiglia nel bosco e ha sospeso la responsabilità genitoriale di Nathan e Catherine
La Corte d'Appello dell'Aquila ha respinto il ricorso dei legali di Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, la cosiddetta famiglia nel bosco, contro l'ordinanza del Tribunale per i Minorenni dell'Aquila. Lo scorso 20 novembre il Tribunale ha sospeso la responsabilità genitoriale dei due e ha disposto il trasferimento dei tre figli minorenni in una casa famiglia a Vasto.
I tre minori rimarranno per il momento nella struttura, dove possono incontrare la madre diverse volte al giorno.
La famiglia di Palmoli, in provincia di Chieti, ha vissuto fino ai primi giorni di novembre isolata nel bosco, senza elettricità o servizi igienici.
Pochi giorni fa i legali della coppia, Marco Femminella e Danila Solinas, avevano consegnato alla Corte d'Appello documenti per certificare che i genitori sono disposti a cambiare atteggiamento, consentendo ai bambini di frequentare la scuola e di completare le vaccinazioni.
Salvini e Roccella condannano la decisione della Corte d'Appello sulla famiglia nel bosco
"Per questi giudici una sola parola: vergogna. I bambini non sono proprietà dello Stato, i bambini devono poter vivere e crescere con l'amore di mamma e papà!", ha commentato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
Immediata anche la reazione della ministra per la Famiglia e le Pari opportunità Eugenia Roccella. "E così, neanche per Natale i bambini della cosiddetta 'Famiglia nel bosco' potranno tornare a casa con mamma e papa'", ha scritto la ministra su Facebook, condannando la decisione della Corte dell'Aquila. "Di questa famiglia abbiamo letto tutto e di tutto, con un'intromissione di apparati dello Stato in scelte e stili di vita che ciascuno e' libero di non condividere ma che ancora non si capisce cosa abbiano a che fare con una decisione, quella di separare i figli dai genitori, che dovrebbe essere assunta solo in casi estremi".