Carovana dei migranti. Iniziano i rimpatri

Carovana dei migranti. Iniziano i rimpatri
Di Alberto De Filippis
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Malgrado le dichiarazioni televisive, il Messico spinge per il rimpatrio dei membri della carovana dei migranti

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Dovrebbero essere rimpatriati i migranti che fanno parte della carovana partita da San Pedro Sula in Honduras e che si prefiggevano di arrivare negli Stati Uniti. A piedi. Questo è il risultato di una riunione fra l'ancora presidente messicano Enrique Peña Nieto, il neoeletto Amlo entrerà in carica il primo dicembre, con gli omologhi di Honduras, Juan Orlando Hernández, e Guatemala, Jimmy Morales.

La riunione si è conclusa con generiche promesse di rimpatrio e di aiuto allo sviluppo della regione centroamericana. Ovvio dunque che i migranti non si fidino e cerchino di raggiungere con ogni mezzo il territorio messicano. 

Un'operatrice umanitaria del servizio rifugiati dei Gesuiti esprime tutta la sua inquietudine: "La gente è disperata. Non li lasciano passare e li hanno confinati sul ponte che porta in Messico. Non sappiamo quanti siano rusciti a passare e non sappiamo il destino di quelli che sono stati caricati sugli autobus per essere trasportati in rifugi sicuri. Non sappiamo dove siano finiti".

Anche Donald Trump ha dichiarato, prima di questa riunione, la sua intenzione di emanare nuove leggi migratorie che permettano di evitare gli orrori alla frontiera con il Messico, ma per ora il sogno di moltissimi membri della carovana sembra essere interrotto.

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