Trump contestato a El Paso e Dayton: "sei un razzista"

"Non sei il benvenuto, vogliamo che ti scusi, sei un razzista e un suprematista bianco". È stato accolto così da una serie di contestatori il presidente americano Donald Trump in visita alle città teatro delle due sparatorie dello scorso weekend: Dayton, 9 morti, ed El Paso, 22 morti al Walmart per mano di un suprematista bianco.
Da più parti, **ancora una volta, è stata chiesta al presidente una normativa più stringente sulle armi; **nelle stesse ore nel mirino di tanti c'è la propaganda politica del presidente contro i migranti e gli ispanici: "Con le sue parole d'odio Trump ha ispirato gente incline alla violenza e vediamo che c'è un risultato diretto", dice un manifestante. Il riferimento è al suprematista bianco che ha ucciso 22 persone al Walmart di El Paso ma il presidente respinge le accuse dicendo che no, le sue parole "uniscono la gente".
Ma tanti elettori non dimenticando che, tra l'altro, ha parlato di infestazione di ispanici e denigrato i messicani facendo del muro al confine una priorità.
**Quando Trump venne 'licenziato' da NBC dopo un discorso razzista **